venerdì 23 luglio 2010

il poeta a San Siro...

...si chiude l'ennesima scarica di energia data da Michael Urbano e la sua batteria...passa solo un attimo e sei catapultato altrove..in quella " LINEA SOTTILE " che passa tra l'esaltazione del rock Liga che ti ha preso totalmente e che non ha smesso di farti sudare nemmeno per un secondo e il brivido dell'attacco di quella canzone che non puoi non riconoscere...quella che puoi ascoltare solo in silenzio e con un pò di magone è già passata e anche se agli abbracci immancabili ne mancava uno forte e potente pensi a quelli del concerto del Franchi ed ai sms successivi e riesci ad ascoltarla "sempre senza un pezzo ma con pezzettino in più"...ma questa che attacca adesso l'ascolti con gli orecchi ma la vivi dentro...ti ha scavato qualcosa dentro dalla prima volta che l'hai sentita e l'hai eletta a preferita di quell'album che da maggio conosci a memoria...non sai bene se per un motivo certo o per un insieme di emozioni che ti scatena o solo perchè quando la senti la puoi cantare solo a bassa voce quasi in segno di rispetto sentendo le spigolature e i cambi di voce che il Liga gli dà....però è un pezzo che "senti tuo" magari riconoscendo che nello stesso cd altre canzoni sono più belle o che altri pezzi sono più forti da vivere in concerto e non solo.....ti volti e vedi San Siro che finalmente si gode il relax delle note lente tra un accendino e le luci soffuse che il palco "spara" delicatamente...per poi diventare un dolce non leggero sul finale, come piace a LL....dolce ma intenso....la macchina fotografica fà il suo dovere, anche se sai che non renderà mai l'idea....ed allora assapori con occhi, orecchi ed abbracci quei momenti che solo San Siro può dare....perchè rivedere un concerto dopo tre giorni facendosi anche diversi km? Perchè San Siro centuplica le sensazioni, è un'altra cosa...come vedere un bel film in dvd o nello schermo del cinema, resta un bel film ma lo schermo del cinema resta unico.....e poi perchè LIGA è semplicemente il POETA......" ED ANCHE SE MI SBAGLIO ALMENO SBAGLIO BENE " .....
BIGNAMI: descrivere un concerto è opera impossibile....ho fotografato un momento....speciale....come mille altri....forse da una foto però si risale....al viaggio.....vero Galga?

mercoledì 21 luglio 2010

Consigli per un'estate calda...

Venerdì 16 luglio….secondo gli eredi di Bernacca ed i loro colleghi “sciamani” da meteo le previsioni più o meno recitano questo: calura africana, 40 gradi praticamente ovunque, circa una ventina di capoluoghi con allarme rosso per rischio calura, afa ed umidità che portano il termometro a sfiorare tutti i record anche del 2003….facendo “ DUE CONTI IN TASCA ” al periodo….la giornata più calda dell’estate 2010!

A quel punto parte la ridda dei consigli per “evitare il peggio”, tutti gli esperti climatologi, dietologi, scienziati nucleari ed esperti di "'gni cosa" a dire la propria su tutti i telegiornali…specie il tg1 che pur di non dar notizie serie ci fa anche degli speciali della durata di tutto il telegiornale….il “gruppo a dopo” si sa è poco “allineato” e quindi fà di testa sua……

....

CONSIGLI DI TUTTO IL MONDO

GRUPPO A DOPO

Scegliere laddove possibile luoghi non cittadini, magari montagna, con una buona ventilazione e poco grado di umidità

Milano

Preferibilmente soggiornare in località con aria condizionata e comunque evitare il sole

Piazzale di San Siro senza ombra

Evitare di uscire nelle ore più calde

Alle 15 già sul luogo

Cibi leggeri, frutta e verdura

Panino con salsiccia, peperoni e cipolla (“la più buona di san siro”)

Vestire leggeri e con colori chiari

Una bella tshirt nera in acrilico

Bere molta acqua ed evitare alcolici

Acqua solo quella degli idranti e un numero di birre medie che và dalle 7 alle 10 (il calcolo è sempre complicato il giorno dopo)

Evitare sforzi fisici e rilassarsi

Dalle 16 alle 24 praticamente sempre in piedi con aggiunta di salti e quant’altro

Uscire la sera e dirigersi verso luoghi più freschi per rigenerarsi dalla giornata

Piazzale di san siro post concerto con 60 mila persone che ribolle il caldo di tutta la giornata

Visto che siamo sopravvissuti…..mi sembrava giusto condividere…… :-)

BIGNAMI: gruppo “a dopo” in notevole spolvero….magari il concerto è stato visto con occhi un po’ “offuscati” ma il viaggio e la(e) giornata(e) è(sono) nettamente da RICORDARE…..

lunedì 19 luglio 2010

Ad ognuno i suoi eroi

Oggi che la sua scomparsa diventa "maggiorenne" è maggiormente forte la sua mancanza. 18 anni fà Paolo Borsellino e la sua scorta venivano fatti saltare in aria da un enorme quantitativo di tritolo. Una morte ed una strage annunciata, basta leggere ed ascoltare le parole di Borsellino in quel mese e mezzo trascorso dall'omicidio di Falcone al suo. "Siamo morti che camminano", "adesso toccherà a me", "sono un sopravvissuto ma la mafia ha già emesso la sua condanna". Queste le frasi che mettono ancora brividi e lucciconi ad ascoltare o leggere a 18 anni di distanza. Ieri promeriggio mi sono imbattuto nel film "Paolo Borsellino", interpretato grandiosamente da Giorgio Tirabassi, e da ieri ho un senso di grande "tristezza" quando mi ci fermo a riflettere. A pensare all'enormità del gesto di un eroe che andava incontro alla sua storia già segnata con testa alta e senso dello Stato. Un uomo la cui parola oggi dovrebbe essere "Vangelo" per i giovani nelle scuole, opera portata avanti per molti anni da Antonino Caponnetto (collega ed amico di Falcone e Borsellino) che per non far perdere traccia dell'attività dei due giudici teneva lezioni a giovani delle scuole superiori e medie. Opera così apprezzata dallo Stato che al funerale di Caponnetto non c'era nessun rappresentante dello Stato stesso. Il senso di malessere a pensare a questa strage è anche dovuto all'imbarazzante lucidità e certezza della sua fine che Borsellino sentiva come certa (che viene così chiaramente descritta anche nel film) e la stessa certezza che avevano gli uomini della scorta e che comunque non ha fermato nè l'uno nè gli altri che anzi si sono offerti volontari quando lo stesso giudice aveva deciso di riunciare alla protezione. Lo spessore di una figura del genere, di un uomo dello Stato che per lo Stato non abbassa la testa nè ferma il suo passo ed il suo operato pur sapendo che così andrà incontro ai kg di tritolo piazzati sotto casa della madre. Penso a questo eroe. E poi penso a chi, senatore della Repubblica e condannato in appello per mafia a sette anni di carcere, tiene una conferenza stampa portando ad esempio, elogiando e promuovendo ad eroe un mafioso acclarato e condannato. Poi penso che questo senatore è ancora oggi sotto inchiesta per altre attività poco chiare e che è da sempre braccio destro del nostro onnipotente Re e da lui difeso a spada tratta e lì si che tristezza, rabbia, sconforto e nausea salgono a livelli non descrivibili. Perchè mi sembra che così si uccida di nuovo Paolo Borsellino, non fisicamente ma moralmente. Lo si uccida nel suo pensiero, nella sua anima più profonda. A 18 anni da quella strage uno Stato che sia uno Stato dovrebbe far sì che nel percorso di ogni giovane e meno giovane " FALCONE E BORSELLINO LI' NEL TEMPO " fossero una presenza costante e un esempio. Di eroi ma anche di uomini di stato, di cultura, di spessore. Figure da portare avanti come compagni di viaggio della propria dignità.
BIGNAMI: per "riassumere" credo che la cosa migliore sia riportare le sue parole....

Purtroppo i giudici possono agire solo in parte nella lotta alla mafia. Se la mafia è un’istituzione antistato, che attira consensi perché ritenuta più efficiente dello Stato, è compito della storia rovesciare questo percorso, formando giovani alla cultura dello stato e delle istituzioni...
Si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no !..I consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica...
Io accetto, ho sempre accettato, più che il rischio, la condizione, quali sono le conseguenze del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e, vorrei dire, anche di come lo faccio. Lo accetto perché ho scelto, ad un certo punto della mia vita, di farlo e potrei dire che sapevo fin dall'inizio che dovevo correre questi pericoli...

La sensazione di essere un sopravvissuto e di trovarmi in, come viene ritenuto, estremo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia, so che è necessario che lo facciano tanti altri assieme a me. E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare. dalla sensazione che, o financo, vorrei dire, dalla certezza, che tutto questo può costarci caro...

mercoledì 14 luglio 2010

Quando cantiamo la SUA canzone....

...la paura di arrivare tardi che ti fa essere lì una mezz'ora prima di quando avresti dovuto esserci, il timore "immotivato" che la stampaAcasa sia una fregatura, la voglia di comprare qualsiasi cosa abbia il logo "liga", l'attesa che si fà meno pressante solo per la compagnia da concerto ormai collaudata e per qualche litro di birra che non può mancare anche a costo di farselo "passare" dalle transenne di un altro settore, il "dove sei?" immancabile per chi arriva dopo e per chi invece è già in posizione da "combattimento", l'immancabile corsa in avanti quando si alzano anche gli ultimi rimasti a sedere, il caldo da calca che aumenta, il conto alla rovescia...
...parte l'attacco...quello che avrei scommesso avrebbe aperto il concerto...mi giro verso Gabry che mi guarda e già grondante di sudore mi fà gesto con la mano come dire "regolare, c'abbiamo visto giusto" e parte un inizio concerto dai ritmi alti delle nuove canzoni "più rock" che dopo un trittico introduttivo da brivido lasciano il posto a vecchi pezzi storici dallo stesso stile duro che (gioco di parole) mettono a dura prova " GAMBE E FIATO " : quando canterai la tua canzone la linea sottile, nel tempo, balliamo sul mondo, bambolina e barracuda....tutte in un lampo, ce le beviamo come fossero ulteriori birre da aggiungere a quelle già scolate....sull'ultima nota di una bambolina che comincia ad avere la sua età ma resta speciale si comincia a far sentire l'afoso luglio fiorentino mischiato al "prato" pieno di gente urlante e scatenata...."serve qualcosa che allenti un pò la carica e ci rilassi un pò o non arriviamo alla fine" pensiamo quasi in coro e Liga quasi ci sente ed attacca pezzi più lenti, di quelli da "accendino" misti a quelli che fanno "pensare" per il loro testo....ed è lì che mi viene in mente che è davvero strano questo misto di emozioni e sensazioni così diverse per uno che "le fà tutte uguali"....mentre penso questo la botta arriva proprio lì...è lei...la canzone che non riesco a cantare a squarciagola come le altre ma solo sussurrarla ascoltandola ad occhi chiusi facendola entrare dentro...e che dentro scava ricordi e pensieri come solo 2/3 pezzi del Liga sanno fare...pezzi che magari non definisci preferiti, ma che definisci "parte di te".....quel momento è lì in ogni concerto, e non potrebbe essere altrimenti, e si ripete uguale e diverso per ognuno di quei 2/3 pezzi estraneandomi da tutto e tutti...quasi da far paura...poi....il rock riprende lo scettro ed esplode con un urlando contro il cielo clamorosamente quasi a metà scaletta, l'immancabile tra palco e realtà, a che ora è la fine del mondo che finisce la riserva di ossigeno rimasta e poi si nasconde di nuovo nei pezzi più lenti del nuovo album che fanno da giusto controaltare....liga comincia la presentazione della band (con poggipollini che batte il resto della truppa ad un virtuale applausometro) e capisco che le due ore e venti di concerto mi sono come al solito volate via e che passando gli anni la scaletta diventa sempre più complicata o meglio "cattiva"...perchè i pezzi che vorresti ascoltare sono sempre di più e sempre di più è il rammarico quando ti accorgi di quelli che mancano per motivi di tempo.....la struggente buonanotte all'italia inizia la fine di concerto che liga chiude con uno speranzoso il meglio deve ancora venire per augurarci un degno finale di serata che andrà a riempire l'archivio delle giornate indimenticabili dal marchio "noto" e sicuro.....LL....garanzia di successo....
BIGNAMI: l'esaltazione di un abbraccio unico a 7 sudati ballerini impazziti su "urlando contro il cielo" è la migliore fotografia di uno splendido concerto...l'ennesimo solito ed unico concerto del liga....

martedì 13 luglio 2010

Applausi scroscianti

Mentre l'Onu boccia la legge bavaglio ed i suoi sottosegretari e coordinatori sono raggiunti da continui avvisi di garanzia e nuove indagini su un pò di tutto ReSilvio partecipa ad un "vitale" convegno con imprenditori ed ambasciatori del Mediterraneo e per tirarsi via di dosso lo " SPORCO DI FANGO, CATRAME E RUGGINE " di questo periodo inanella nell'ordine le seguenti frasi:
- "sono fiero di aver inaugurato la politica del cucù"
- "è grazie a me se nel G20 non si sono tassate le banche e le operazioni finanziarie"
- "la vittoria della Spagna rende campioni anche noi perchè siamo del Mediterraneo"
- "voi ambasciatori ogni tanto portate anche qualche bella donna, perchè noi siamo dei playboy...o meglio io sono un playold"
Ecco....dopo queste perle di saggezza snocciolate con naturalezza, secondo voi la platea cosa ha fatto:
a) si è alzata e l'ha lasciato solo con i suoi problemi
b) si è messa a fischiare come la curva Fiesole con Berti
c) ha raggelato la sala con un silenzio "tombale"
d) ha applaudito sorridendo
....attenzione la domanda è retorica......
BIGNAMI: il Re continua a peggiorare.....ma se la gente continua ad applaudirlo è inutile anche lamentarsi....

lunedì 12 luglio 2010

Evviva l'Espana!!!!

Alla fine ad alzare la coppa è stato Iker Casillas, portiere delle furie Rosse che in finale ha salvato un paio di volte la Spagna da una sconfitta contro un Olanda che merita applausi ma che nel primo tempo ha tirato quasi esclusivamente pedate e dopo ha sbagliato troppo. La Spagna ha dato l'impressione di essere più squadra ed onestamente, anche se il mio tifo andava a Diego&c., anche la squadra che più ha meritato. Dopo la prima partita persa a sorpresa con la Svizzera, le furie Rosse non hanno più sbagliato niente e forse anche quella sconfitta ha inciso in positivo se davvero la Legge dei Grandi Numeri del Bollins ha in qualche modo remato contro gli Orange "okkè ci si presenta alla finale con 25 risultati utili di fila, l'è chiamassela" ....della serie " SAI DI SICURO COME VA' A FINIRE ". Così è stato. Spagna che dopo gli Europei si porta a casa anche i Mondiali, non male per una nazionale che non aveva mai vinto niente fino ad oggi. Delusioni del Mondiale le due sudamericane che erano accreditate di una finale tutta latina (Argentina-Brasile) ma soprattutto le due finaliste di quattro anni fà, Francia e Italia, che in due gironi non impossibili si sono fatte eliminare senza nemmeno vedere gli ottavi di finale e con figure tra il ridicolo ed il vergognoso. Sorpresa l'Uruguay di Forlan, definito miglior giocatore dei mondiali, che è arrivata ad un gol dalla finale ed ad una traversa da uno storico terzo posto. Le vuvuzela saranno sicuramente ricordate come l'oggetto del mondiale 2010...ed il polpo Paul come il nuovo "veggente" ed intenditore di calcio....7 pronostici su 7 azzeccati....non a caso pare sia "toscano".....livornese per la precisione.....e visto la figura che ha fatto il viareggino Lippi.....Livorno batte Versilia nettamente!!! :-)
BIGNAMI: in onore alla Spagna non posso non sottolineare la considerazione fatta ieri con Bollins....giugno 2008 Spagna campione d'Europa, luglio 2010 Spagna campione del mondo...quando siamo andati noi a Barcellona? Febbraio 2009. Quando si dice il tempismo.....

venerdì 9 luglio 2010

Un bavaglio molto rumoroso

Fa oggettivamente molto strano "sentire" questo ingombrante silenzio che accompagna la giornata di sciopero dei giornali e dei mezzi di comunicazione. E' come se clamorosamente ti mancasse " OGNI NEFANDEZZA CHE HAI " avuto come compagna di viaggio in questo periodo di notizie sempre peggiori in un escalation rossiniano. Nei giorni scorsi alcuni giornalisti, tra cui quelli del Fatto, ponevano l'interrogativo se fosse davvero il caso di "chiudere bottega per un giorno" e operare quindi una sorta di auto-bavaglio preventivo rispetto a quello all'orizzonte per la legge di ReSilvio. Ho letto attentamente i dubbi emersi ed onestamente, fossi stato un giornalista, oggi sarei stato in difficoltà. Lo sciopero ha una valenza importante, simbolica e non solo, e riesce a far passare un messaggio chiaro e netto, ma nel vedere le pagine internet continuamente "ferme" ad ieri sera mi è venuto anche a me il sospetto che un pò si facesse il gioco di ReSilvio. Ovviamente non vuol essere un discorso che in qualche modo giustifica la posizione dei giornali della casa reale come Libero ed il Giornale, loro erano in edicola perchè non ritenevano giusta la protesta, chi ha sollevato dei dubbi e chi ce li ha come me non mette in dubbio la correttezza della protesta ma la forma. L'idea di Travaglio di non scioperare ma pubblicare un'edizione straordinaria, magari comune a tutti i giornali, con tutte le inchieste che nell'ultimo periodo sarebbero state "oscurate" con la nuova legge (g8, scajola, terremoto&sciacalli, pressioni di ReSilvio su dirigenti rai, festini a casa del re, ecc.) mi sembrava una buona idea, forse migliore che autoridursi a non parlare. Per l'omogeneità della forma di protesta e per i tempi a disposizione non è stato possibile e quindi "silenzio". Con le pagine che di solito ti aggiornano su quello che succede aldilà del vetro irrimediabilmente ferme. Strana sensazione. Ed anche un pò di timore che con il silenzio intorno qualcuno ne approfitti per qualche alzata d'ingegno ed idea particolare. Certo, veramente assordante vedere fermo "il fatto quotidiano", "repubblica", "ansa"....ed anche "fiorentina.it", "la gazzetta"....ancor più "assordante" pensare a cosa c'è dietro....che nel 2010 la voglia di dire "non vogliamo avere bavagli" sia ancora necessaria per tutelare certi diritti che non dovrebbero nemmeno essere sfiorati dal dubbio è veramente triste...ma spero che possa portare ad una presa di coscienza di quello che ci circonda....almeno quello....
BIGNAMI: ovviamente dalla parte di chi stà scioperando cercando di urlare forte i propri diritti stando in silenzio....NO ALLA LEGGE BAVAGLIO.....

martedì 6 luglio 2010

Bran...che...r?!?!?

Capita che dopo due anni di legislatura si senta il bisogno di un nuovo Ministero.

Capita che il ministero sia definito come decentramento federale prima, come regolamentazione federale poi, come applicazione delle norme federali ancora più avanti, come ministro per la sussidarietà ed il decentramento in ultima battuta.

Capita che il tutto avvenga dopo che la recente manovra finanziaria aggiuntiva si sia dimostrata federalista solo a parole e non nei fatti dato che tutti gli enti locali (di destra e di sinistra) sono in rivolta contro il Governo.

Capita che di questo ministero il tenutario del ministero del Federalismo e "sovrano celticopadano" non ne sapesse niente tanto da puntualizzare, con finezza e bon-ton “altro che Brancher il federalismo sono io”.

Capita che venga nominato per questo ministero Aldo Brancher, condannato in appello per tangenti e falso in bilancio la cui condanna è stata prescritta in Cassazione per la parte delle tangenti (con una legge Berlusconi sui tempi della prescrizione) e annullata (non sò il termine tecnico) perché depenalizzato il reato per la parte del falso in bilancio (con una legge Berlusconi).

Capita che attualmente lo stesso Brancher sia indagato per ricettazione e che casualmente abbia in procinto udienze in tribunale nell’ambito del processo Antonveneta.

Capita che la nomina sia fatta direttamente dal suo ex datore di lavoro in Fininvest e che lo stesso ReSilvio lo conduca per mano al giuramento dicendo a Napolitano “ DIMMI DI SI’ CHE E’ QUELLO CHE CONTA ” e il Presidente della Repubblica controfirmi regolarmente la sua nomina con stretta di mano ed applauso.

Capita che poche ore dopo la nomina, con le deleghe non note e non ancora ufficiali, il neoministro dichiari la propria intenzione di avvalersi del legittimo impedimento per non partecipare alle udienze.

Capita che, oltre che nei disfattisti ed estremisti giornalisti del Fatto, cominci a serpeggiare il dubbio che la nuova nomina sia “un tantino” spinta dalle esigenze giudiziarie dello stesso Brancher e non dalle reali esigenze del Paese.

Capita che senta il bisogno di intervenire anche il Presidente della Repubblica che, tra un “acciderbolina” ed un “pofferbacco”, esprime tutta la sua contrarietà all’intenzione di richiedere il legittimo impedimento.

Capita che il neo-ministro si travesta da studente che non ha aperto libro quando gli chiedono quali siano le sue deleghe: “….mmh, mah……le deleghe sono note, quelle pubblicate su Gazzetta Ufficiale” “Guardi ministro che ancora non sono state rese pubbliche...” “Beh….lo saranno”…

Capita che il caso cominci a montare rapidamente e che la posizione del neoministro sia imbarazzante ed indifendibile anche per lo stesso Governo e che lo stesso ReSilvio debba intervenire con un “ghe pensi mi” che lo porta alle dimissioni.

Capita che diciassette giorni dopo la nomina, con ancora le deleghe non pubblicate e sconosciute a tutti (compreso lui stesso), il neoministro diventi exministro dimettendosi non davanti al Capo dello Stato ma in un’aula di Tribunale.

Capita che diversi esponenti del Governo giudichino le dimissioni un segno di responsabilità politica e di grande senso di responsabilità usando sottolineando parole come “onore e merito”.

Capita che ReSilvio condivida la scelta di Brancher…lui che in situazioni molto più delicate e molto meno chiare dello stesso Brancher non conosce nemmeno la corretta ortografia delle parole dimissioni.

Capita….sì….capita in Italia.

BIGNAMI: rileggendo il post mi convinco sempre di più che anche un bravo sceneggiatore di gialli o di fantasy non avrebbe potuto “ideare” tanto…..oddio magari conoscendo ReSilvio e il neo-ex-ministro “non si sa di che” Brancher….

venerdì 2 luglio 2010

Si punta sull' Argentina..

Chi è passato per questo blog nella scorsa settimana ha deciso " LA VERITA' " sulla domanda "Secondo te chi vincerà mondiali?"...beh ecco i risultati:
42% Argentina
14% Brasile
14% Spagna
14% Portogallo
14% Inghilterra
Grazie a chi ha espresso la sua opinione....al prossimo sondaggio....
BIGNAMI: 7 il totale dei votanti....