lunedì 30 agosto 2010

Buona la prima!

La prima è andata. Un po’ per altri impegni programmati quasi in contemporanea, un po’ per questa campagna acquisti senza i fuochi d’artificio l’esordio di campionato di ieri sera era sentito solo “ COSI’ COSI’ . CERTE NOTTI ” in altri momenti avrebbero acceso l’ansia in maniera ben più netta e con un anticipo molto più elevato che non la mezza giornata di ieri. Il ritrovo è stato un po’ come l’ansia: “alla spicciolata”….vuoi per l’alcool della sera prima da smaltire, vuoi per ritardi cronici, vuoi per le dimenticanze alla sarchiapone o le assenze giustificate da imminenti nozze..il gruppo “a dopo” ha anche saltato l’ammazzacaffè e questo non succedeva più o meno dal 1988….
Ovviamente una volta dentro e salite quelle scalette….l’adrenalina si colora di viola….sale la tensione da esordio e la curiosità da prima della nuova gestione….l’impegno non è facile, il Napoli ha già cominciato a giocare sul serio e poi Mazzarri è una nostra bestia nera….oltre ad essere, a memoria, l’unico livornese che mi stà sulle palle…..
Come in un filo unico con la parte giocata della stagione di anno scorso (da marzo in poi per la Viola non c’è stato campionato ma un torneo estivo in anticipo) s’è ricominciato da dove s’era smesso….dai furti….primo tiro del Napoli nello specchio della porta, palla che non entra e gol convalidato: 0 a 1…..cadute in area di rigore del Napoli stesso in serie e nessun cenno di vita da parte dell’arbitro….napoletani che picchiano come fabbri e cartellini che arrivano col contagocce….tutto nella norma….
La viola non si scompone ed anzi mostra carattere ed anche un po’ di sana cattiveria agonistica, che l’anno scorso si era un po’ volatilizzata. E proprio mentre con Andre si diceva che D’Agostino non stava trovando i tempi e gli spazi da trequartista, il Gila trova la sponda giusta e D’Ago il sinistro delle grandi occasioni…..ed il primo URLO della stagione è cosa fatta…l’arbitro continua nel suo operato simpatico mandando fuori Vargas e non Campagnaro (cosa strana dato che entrambi si mettono le mani addosso) e dopo aver registrato il buon impatto di Cerci all’esordio, usciamo dallo stadio contenti di aver visto una squadra con dei limiti ma da un carattere definito e “con le palle”….è solo la prima di campionato….certo, ma almeno una prima “buona”….
BIGNAMI: siamo solo all’inizio e certamente certi limiti ci sono, ma questa squadra che lotta su tutti i palloni e che si “fa sentire” non mollando neanche un cm anche a livello di pedate e cattiveria non mi dispiace per niente….dopo tanti anni di parole educate e buone maniere…qualche parolaccia e qualche metodo "spiccio" sono i benvenuti...

giovedì 26 agosto 2010

Sculo altro che immaturità!!!

Questo post potrebbe tranquillamente avere il titolo di quello precedente. Mi metto infatti nei panni dei tifosi doriani....ed altro che delusione “un po’ ” bruciante!!! Un vera e propria “tragedia sportiva”! Fare l’impresa, rimontare tre gol ad una squadra sulla carta più forte, giocare meglio ed una partita praticamente perfetta meritando il 3 a 0 e perdere tutto come in un giro di roulette sbagliato al 93’…è roba da “coronarie” in FORTE difficoltà….e subito mi torna in mente la serata Bayern di Febbraio e ancora mi viene il “muso”.

Sorvolo sulla doppietta del Pazzo e sul fatto che in molti continuano a preferirgli Amauri e che qualcuno dia la colpa a Corvino per averlo venduto (dato che il santo di Orzinuovi non sbaglia mai specie ora che l’hanno fatto anche c.t.) e mi concentro sull’unica cosa “positiva”. Il bello come al solito sono stati i commenti post-partita. Tutti incentrati su un alto spirito sportivo, di quelli non basati sul risultato ma sull’impegno ed il gioco messo in mostra. Ehhhhhhhhh. Tanto per citarne due: Civoli ha esordito con “la maggiore esperienza internazionale del Werder Brema è stata messa in campo” e Galeazzi “Togliere Cassano ha spinto il Werder ad osare e dato l’idea che la Sampdoria si rilassasse”. Segnalo anche che i due “arguti” spiriti sportivi-cronistici suddetti sono gli stessi che nella brillante spedizione sudafricana non hanno fatto una domanda una su mancate convocazione, gruppo vecchio, gioco scadente al buon Marcello PienoDiSeImmotivatamente Lippi prima dell’eliminazione per poi dire dopo “bisogna cambiare mentalità, aprirsi al bel gioco anche rischiando qualcosa a livello di risultato”. Ora io ho visto la partita dai servizi e letto le cronache. Per un tempo i tedeschi non l’hanno mai vista. Nel secondo hanno un po’ più premuto ma la Sampdoria ha subito un solo tiro in porta prima del 90’ e meritato il terzo gol. Ora, cosa diavolo possa entrarci l’esperienza internazionale con un diagonale semisbilenco al 93’ dopo una partita subita in lungo e largo lo può sapere solo Civoli. E soprattutto, anche se “ PER COME IO LA VEDOCassano dovrebbe stare sempre in campo anche con una gamba sola perché può cambiare la partita in ogni momento anche da seduto, dichiarare che il Werder ha trovato il coraggio dopo la sostituzione al 90esimo di Cassano solo perché a Rosenberg gli è andato dentro un semitiraccio della disperazione mi pare davvero fuori dal mondo. Inutile secondo me commentare oltre su altri che hanno detto genialità tipo “immaturità” dei doriani, maggiore preparazione dei tedeschi o altre cose simili da “scienziati” delle frasi fatte. Secondo me il commento è solo uno…. “controvento si va controculo no” o in questo caso…. “controsculo”……

BIGNAMI: il blucerchiato è un “colore simpatico”, mi è dispiaciuto davvero: per il Pazzo, per Cassano….e per la Samp in genere. Davvero un peccato che sia uscita….tra l’altro era l’unica squadra italiana in Champions che poteva ispirare un minimo di tifo quest’anno…

martedì 24 agosto 2010

Delusione un pò "bruciante"...

GIUSEPPE CULICCHIA – “Brucia la città” – Mondadori

Con il buon ricordo di “Tutti giù per terra” e “Paso Doble” mi sono avventurato nella lettura di “Brucia la città” abbastanza fiducioso. Purtroppo sbagliando. Il libro parte e si snoda sulla volontà di descrivere la Torino notturna di locali e vita mondana con gli occhi di un dj impegnato in “sballi” da discoteca e fantasiose ipotesi di lavoro come dare un nome nuovo al capoluogo piemontese. Il mondo descritto è sicuramente diverso da quello che solitamente ci circonda (almeno a me) ma è troppo accentuato (perlomeno a mio gusto) nella continua descrizione e raffigurazione di un degrado sociale e morale dei frequentatori di discoteche e salotti da “sniffo”. Nel mio giudizio probabilmente incide anche questa totale lontananza dai luoghi da ballo e da sballo e la poca dimestichezza con riti da d.j. e pezzi da “attacco” “stacco” e da “playlist”. L’inizio promettente mi aveva fatto ben sperare…..tre amici che a pranzo disquisiscono sui possibili nomi da dare ad un ristorante biologico, da “O sole Bio” e “Bio Mio” ad altre declinazioni in pieno stile caifamp dove il “io laeeee” diventa un complimento; un inizio da “zingarata” che mi faceva sperare in trame ed aneddoti almeno nelle gesta simili ad una versione piemontese di un “amici miei” (anche se ovviamente non così “spettacolare”) e invece…..

Il racconto volge spesso alla voluta meccanica ripetizione di parole e situazioni per dare l’idea del “vuoto” di certe compagnie e vite che per essere un po’ riempite non possono che fare affidamento a sostanze o alcool….ma il loro cielo invece si riempie di “ AVVOLTOI E TORBIDO DI SPIRITI ” non può che volgere al peggio come accade per diversi protagonisti….

La ripetizione continua di eventi e parole fotografa benissimo il vuoto di queste vite ma lascia calare l’interesse e il “brio” del libro che ben presto si ingrigisce rischiando di arrivare al “ripetitivo” in senso negativo. Alcuni fotogrammi interessanti non riescono a risollevare le sorti di Iaio (il dj protagonista) e del suo gruppo che invece che bruciare si fanno bruciare….

La scrittura è piacevole ma il racconto nella sua trama diventa lento….e per il mondo pieno di “dura” musica da discoteca parlare di lenti è tutto dire….. :-)

BIGNAMI: secondo la mia modesta valutazione ed il mio gusto libro da 5…..peccato, perché “tutti giù per terra” mi aveva fatto aprire un gran credito per Culicchia…..ed un po’ se l’è speso con questo libro...

sabato 21 agosto 2010

Capezzone o Pieraccioni?

" TUTTI MUTI CHE IL MIO AMICO " Capezzone deve commentare la conferenza stampa di ieri di Re Silvio: "Con le parole di ieri, il presidente del Consiglio ha fischiato la fine della ricreazione. Si ricomincia a lavorare sul serio". Ora, a parte la banalità che non mi sembrava ci fosse tra i loro "compiti" una ricreazione specie in periodi di conflitti sociali, crisi economica e varie riforme strutturali, dicevo a parte questa "piccolezza", la domanda è un'altra. Il quesito è indovinare la prossima "uscita" dell'ex portavoce radicale antiBerlusconiano ("più che popolo delle libertà è il popolo delle libertà vigilate" la sua più riuscita battuta dell'epoca), dopo che è divantato noto il suo autore di testi. L'autore infatti è palesemente Leonardo Pieraccioni; rivedetevi la parte finale dei "laureati" in cui dice agli altri più o meno "ragazzi pane e nutella è buona, ma ora basta. O vogliamo davvero continuare tutta la vita così. Da domani...DIN DIN...si fà sul serio, la ricreazione è finita".
Tre le possibili soluzioni:
- "O vediamo se con cavallina e pertica si migliora la disciplina" diretta ai ribelli finiani
- "Bravo Mastro Lindo ti compro tutte le rose" diretta a Bondi ascoltando la sua ennesima poesia
- "Lui dice dice ma poi la lingua 'un ce la mette" diretta a Fede dopo il suo ultimo tg
BIGNAMI: magari fanno ridere entrambi, non lo nego....ma almeno i film di Pieraccioni NASCONO per far ridere......

giovedì 19 agosto 2010

50 anni di carriera in un caffè...

L'altra sera, in attesa del caffè post-cena, mi sono messo a fare un pò di zapping e mi sono imbattuto (non sò se su " CANALE NOVE " ma dalla trasmissione sembrava proprio il canale fantasticato dal "poeta"...) su una sorta di telegiornale sportivo con in studio il mitico Paloscia. Per chi è fiorentino e tifoso non ha bisogno di presentazioni; per chi non è fiorentino o non è tifoso basta dire che è un giornalista che "in 50 anni di carriera non c'era mai stato un..."....qualsiasi cosa succeda. C'è una crisi nello spogliatoio? Così, in 50 anni 'un c'era mai stata. C'è un giocatore che fà "i bischero"? Così in 50 anni 'un s'era mai visto. Credo che si presenti così anche a chi conosce per la prima volta: "Piacere, Raffaello Paloscia ed in 50 anni di carriera 'un m'ero presentato mai così bene". Oppure basta ricordare che ha fatto praticamente una crociata con quasi sciopero della fame perchè non gli compravano Hubner e Zauli come sostituti di Batistuta e Rui Costa. Dai modi garbati non puoi volergli male, tutt'altro, però.....
Ora, il suddetto, ha un concetto costante della rosa della Fiorentina: è sempre troppo corta. Sia di 16 o di 35 elementi, manca sempre qualcosa e qualcuno e quindi l'argomento è andato per forza sul mercato....e nel tempo di attesa del caffè (una macchinetta da due, quindi forse poco più di tre minuti) ha inanellato le seguenti perle, una di fila all'altra.....
- "Anton Ferdinand potrebbe essere una soluzione. A quel che mi risulta è bravo e gioca dove abbiamo lacune, infatti è sia sinistro che mancino" ....e sinistri sono stati anche i miei pensieri....
- "Giovanni Dos Santos che tutti chiamano Giovani (...) è un buon giocatore l'abbiamo visto anche nella recente partita della squadra di Mancini. Certo che con l'arrivo di Balotelli, al Manchester City avrebbe poco spazio" ....anche perchè gioca nel Tottenham....e quindi nel City lo spazio sarebbe ridottissimo....
- "Tomic e Misimovic sono della stessa nazionalità slava (....) del nostro allenatore e potrebbe esserci quindi un canale preferenziale. Certo che con Ferdinand, Giovani, Tomic e Misimovic la rosa della Fiorentina sarebbe QUASI a posto" ....certo, ovviamente solo QUASI, diciamo che sarebbe un buon inizio, d'altra parte vuoi comprare meno di una quindicina di giocatori....?!?!?
Poi per fortuna il caffè è "salito" ed ho lasciato Paloscia al suo destino recandomi al cellulare per non far mancare questa perla al Bollins in trasferta....
BIGNAMI: grande Paloscia! Ed io l'ho ascoltato solo tre minuti....t'immagini ikkè pole aver detto in "più di 50 anni di carriera"....

domenica 15 agosto 2010

Pero Della Libertà

Cadono tutti dal Pero Delle Libertà. Si sconvolgono tutti adesso dello strapotere del Re Silvio. Ma in questi sedici anni dov’erano? Certo rifare la storia di tutto questo tempo sarebbe troppo lungo ed allora limitiamoci ad adesso. Pare che nella parte avversa al suddetto imperatore, si siano svegliati tutti in questi giorni e si siano accorti improvvisamente della “deriva autoritaria” del nostro amico, come se il suo regno fosse cominciato adesso. Con ordine. Si meravigliano tutti adesso del presunto scandalo che ha coinvolto Fini, casualmente emerso in questi giorni di rottura tra il presidente della Camera ed il Governo. Embè? Dove stà la novità? Era già successo per Boffo, Di Pietro, Fassino, Sircana, Casini, D’alema, Travaglio e sono i primi che mi vengono in mente senza andare a scartabellare cose passate. Chi si “oppone” al sire, casualmente vede i suoi scheletri (piccoli, grandi, veri, fasulli, inventati, ingigantiti….non importa) trovare vita casualmente sui giornali di proprietà della famiglia del re e la truppa fedele al sire “ PICCHIA BENE SU CHI MOLLA ” la linea unica. Perlopiù i metodi sono anche “preannunciati”. Il deputato Stracquadanio (il nome pare una barzelletta ma è vero..) del Pdl dopo la rottura con Fini ma prima del famoso “scoop” sulla casa monegasca al Fatto Quotidiano annunciò: “Berlusconi è troppo buono, con Fini bisognerebbe utilizzare il metodo Boffo” ed anche ReSilvio all’epoca del governo di centrosinistra in un dibattito con Follini (in quel momento dell’ UDC in procinto di votare a favore di Prodi) se ne uscì con “finora ti abbiamo sempre trattato bene ma se voterai la fiducia al centrosinistra non posso più garantire questa correttezza” ovviamente con il sorriso che lo contraddistingue. Quindi dov’è la meraviglia? Cadono poi dal Pero Delle Libertà quelli che fuoriusciti per seguire Fini, hanno cominciato a parlare di totalitarismo del leader, di conflitto d’interessi da gestire in manier diversa e di leggi ad personam. Complimenti. Sono solo sedici anni che siete alleati con il Re, siete stati rapidi ad accorgervene. Nel frattempo il Re ha già deciso cosa succederà poi “se la maggioranza viene meno o nuove elezioni subito o faremo scendere la gente in piazza” dimenticando che la Costituzione lascia questa decisione al Presidente della Repubblica. Qualcuno dice “è una minaccia di golpe, una pressione indebita sul Quirinale, un ricatto pericoloso”. (di nuovo) Embè? Guardate che questa storia và avanti da sedici anni, senza andare tanto indietro, alle ultime regionali ReSilvio ha dettato le sue condizioni “o Napolitano firma il decreto salva-liste o scenderemo in piazza e queste elezioni saranno nulle”….e tac la firma è arrivata. Mentre tutti cadono dal Pero Della Libertà, il Partito Debole continua la sua afonia. Chi parla, parla di governo di transizione e di riforme condivise, nessuno che evidenzia la crisi di governo evidente tirando fuori il marcio di questa maggioranza e facendo l’elenco della serva dei “troiai” messi in campo da questo Re, prima che diventasse Re e dopo che lo è diventato. Qualcuno ha mai sentito un esponente del PD attaccare il nostro Re sul suo CV e su quello che ha fatto per diventare re? Tipo “caro presidente ci può spiegare come ha comprato la villa di Arcore visto che i suoi giornali incriminano Fini per un’eventuale cessione di un appartamento del partito ad una società offshore che vale più o meno un centesimo della sua villa?” oppure “come mai presidente parla di giudici politicizzati e non liberi proprio lei che ha usufruito di una sentenza in cui la decisione è stata pilotata da atti corruttivi (così è stato stabilito dalla Corte di Cassazione)?”. Una posizione forte….che il Partito Debole ovviamente non può garantire…..proprio per statuto…..quindi dove stà la novità? ReSilvio annuncia e fa annunciare dossier contro chi esce dal seminato, punta i piedi e minaccia manifestazioni di piazza e il PD parla di riforme condivise…tutto nella norma….

BIGNAMI: il bello è che le possibili soluzioni sono tre: 1) se il governo non cade vuol dire che Fini ha fatto marcia indietro 2) se domani si dovesse rivotare ReSilvio verrebbe di nuovo incoronato Re e 3) se nascesse un governo diverso, di larghe intese, le riforme non le farebbe mai e si parlerebbe solo di inciucio rafforzando sua “altezza”…..quindi comunque sia, siam messi bene....

giovedì 12 agosto 2010

Una caccia al tesoro a Vigata

ANDREA CAMILLERI - "Caccia al tesoro" - Sellerio

L’ennesima puntata delle vicende di Montalbano è arrivata giusta giusta per il periodo estivo, o meglio un po’ prima, ma me lo sono tenuta come lettura estiva per "berla" tutto di un fiato con più facilità. Lo stile non cambia ed il protagonista è ormai ben noto. Inizialmente sembra non decollare l’indagine di Salvo per un’improvvisa aureola che si è piazzata sulle teste di tutti gli abitanti di Vigata e dintorni “Niscì che era stuffato a morti. Possibile che non capitava cchiù un furto serio, ‘na sparatoria, un tintato omicidio? Com’è che erano addivintati tutti santi? ”. Ma come in tutti i libri di Camilleri il racconto cresce e monta pagina dopo pagina “ COME RIESCE A SUO MODO ” e cominciano ad affiancare il commissario nuovi personaggi e partner/amici/colleghi ormai noti con Catarella tra i protagonisti principali che regala perle di saggezza “La difinizione delle palori ‘ncrociate dice: ha l’oro in bocca. Cu è? Uno che è annati dal dintista al tempo ca mittivano i denti d’oro? Mè zio Giovanni, quanno tornò dalla Merica, ‘nni aviva dù, denti accussì.” Il libro è come al solito avvincente anche se ormai, dopo tante puntate, i lettori affezionati rischiano di anticipare indagine e sviluppi ed in questo caso non vengono colpiti dal finale a sorpresa, se si eccettua un paio di scene “molto pulp…pure troppo” come mi suggeriva la Maestra Di Montalbano. Un commissario che piano piano si vede invecchiare guardandosi allo specchio e che accanto a sé vede crescere i suoi aiutanti (Fazio) e con occhio severo ma amichevole deve tenere d’occhio le “alzate d’ingegno” di altri (Mimì), il tutto condito dalle solite “azzuffatine” con Livia che col passare degli anni si moltiplicano e si allargano come intensità e durata “finì che ficiro paci ma sulo verso le prime matinate, tanto che i dirigenti della società telefonica forsi stapparono, per l’occasioni, ‘na buttiglia di sciampagni”. Il giallo si mischia all’enigmistica (non quella di Catarella….) ed alla psicologia che induce il commissario a sfidare un misterioso giocatore di caccia al tesoro….con finte e trappole ovviamente presenti….la caccia è avvincente anche se alla fine….non troppo a sorpresa….

BIGNAMI: il mio parere su un libro con Salvo protagonista non può essere negativo e và comunque sempre ben oltre il giudizio sufficiente….forse questo non merita la “lode” di altre puntate del commissario più famoso, ma questo mi invoglia ancora di più ad aspettare impaziente la prossima vicenda….

lunedì 9 agosto 2010

La valigia "preferita"....

Il sondaggio “ APPENA FINITO ” chiedeva una scelta sulle canzoni dell’ultimo album del poeta dalla doppia L. “quale è la tua canzone preferita di arrivederci mostro?” era la domanda, ecco i risultati:

43,75% Il peso della valigia

25% Ci sei sempre stata

12,5% Atto di fede

6,25% Quando canterai la tua canzone

6,25% Un colpo all’anima

6,25% Quando mi vieni a prendere

Grazie a tutti i Liga fan e non che passando di qui, hanno “votato”....al prossimo sondaggio....

BIGNAMI: 16 i voti espressi…

domenica 8 agosto 2010

Una morte fiorentina....

MARCO VICHI - "Morte a Firenze" - Guanda

Per chi come me ha sempre sentito parlare dell’alluvione di Firenze ed ha sentito da varie persone emozioni, ricordi e soprattutto paure di quei giorni, l’argomento non poteva che destare attenzione ed interesse. La descrizione di una tragedia fiorentina da parte di un fiorentino non poteva che aumentare l’interesse stesso e farmi acquistare il libro. Con Vichi si và sul sicuro e con il commissario Bordelli ancora di più. E’ ormai di famiglia, alberga in buon numero sulla mia libreria e non ha mai tradito le attese. In questo libro ci sono due libri uno unito all’altro: il suo giallo classico con sfumature rosa della collana Bordelli e il racconto drammatico delle vicende dell’alluvione. I due “filoni” sono ben amalgamati e tengono ben “ VIVA PER QUELLA CHE ” sembra essere una storia dentro la storia e non due trame diverse. Gli anni passano anche per l’ombroso commissario fiorentino e cominciano a farsi sentire nella voglia di famiglia e di campagna che accompagnano i suoi pensieri di “pensione” e di futuro. La storia e le trame di questo giallo lo portano a vivere momenti drammatici ben ipotizzabili pensando all’alluvione ed all’oggetto dell’indagine che è la violenza e l’omicidio su un bambino. Il giallo e le indagini lo portano anche a “fischiettare” canzoni fasciste e canticchiare “Faccetta Nera”, cosa per lui insopportabile....quasi come lo sarebbe per me.....e l’orrore dell’omicidio del bambino si mescola con la positività della spinta solidaristica dei giorni successivi a quel 4 novembre tristemente noto. Nonostante gli argomenti “neri” il libro riesce anche a far sorridere, per la fiorentinità del commissario e dei suoi amici fidati….. “se ancora non hai mai conosciuto una mia fidanzata è perché anche io non ne ho mai conosciuta una” … “è da quando ho cominciato a fumare che ho voglia di smettere”…. Anche i riflessi rosa del giallo tendono a scurirsi più del dovuto restando in linea con tutto il libro ma nonostante questo restano ben scritti e fanno intravedere l’aspetto più dolce e romantico dell’ombroso commissario descritto sopra e completano un romanzo che, con un finale non proprio scontato, degnamente si accoda agli altri episodi dell’ormai “amico” Bordelli…..

BIGNAMI: libro che vi consiglio, forse non è così leggero come un giallo estivo dovrebbe essere ma è scritto bene e per i fiorentini è come “essere a casa”…..

venerdì 6 agosto 2010

Coriandoli di Puglia...

…il tempo e le settimane corrono su immagini dal sapore “primitivo” portato “dallu ventu”, di foto al riguardo “ NE HO SCATTATE SOLO UN PO’ ” rispetto a tutte quelle che come immagini mi porto dentro e che difficilmente riusciranno ad uscir fuori nitidamente qui…il sole di un luglio caldo ma che riesce a non essere opprimente; la posizione di una casa di mare magari con alcuni difetti “strutturali” o di arredamento ma notevolmente inferiori alla bellezza della posizione, alla ventilata verandina ed alla pace e la bellezza di un mare di scoglio a nemmeno cento metri; le indicazioni preziosissime di un navigatore “Mio” che, nonostante l’impazzimento da stradine contorte di piccole cittadine abbandonate, ha sempre fatto egregiamente il proprio dovere regalandoci anche attimi di ironia sbagliando ogni accento possibile e creando nuove parole come tangle e provle; la bellezza, il sapore ed il profumo tipico dei piatti locali uniti al gusto di vini rossi o rosati; un pranzo in riva al mare dove tra un rustico ed un sorriso la giornata vola tra coriandoli di cielo e manciate di spuma di mare”; il giallo dei raggi del sole che si riflette sulla spiaggia bianca e rende l’acqua già azzurra di suo ancora più chiara e che, se un bambino dietro non parlasse in stile “banfiano”, ti farebbe credere di essere in mari ancora più lontani; il rosso del tramonto che illumina la facciata del Duomo della “Firenze del Sud” (oddio…..proprio Firenze magari no…) e che rende lo struscio “salentino” ancora più magico; le cene in pantaloncini e ciabatte dopo una bella doccia rilassante che il vento della veranda e soprattutto la speciale compagnia che diventano cene anche loro...speciali; la bellezza di piccole cittadine dal centro storico unico, dalle vie da film o da cartolina e dal vicino mare che fornisce il giusto sfondo per una fotografia che non puoi non scattare; quell’aperitivo sbagliato per dosi, servizio e scelta del posto che diventa invece l’inizio di una serata da ricordare tra chi non smette mai di sorridersi; quella cartolina reale tra sassi e case arroccate che rendono quella terrazza un panorama invidiabile specialmente se accompagnato da luci e riflessi di un tramonto in dolce compagnia; quel “rinforzino” di mascettiana memoria che accompagna un gioco stupido ma diventato ormai tuo e di chi da Maestrina Di Minigiochi prova a batterti; “rabbiosità” e fasi lunari che sono rimaste nella scatola di casa e non ne senti proprio la mancanza; i 2500 giri della lancetta dei km che ti permettono di vedere tante angolature di quella lunga striscia del tacco d’Italia (e non solo) che mescola il fascino di un paesaggio naturale notevole per spiagge e tramonti al fascino di piccoli centri storici e città più grandi ma comunque sempre “in stile”….il tutto con in sottofondo note colorate di giallo e rosso… “…questa notte ancora vola tra coriandoli di cielo e manciate di spuma di mare, adesso vola, le piume di stelle sopra il monte più alto del mondo…”

BIGNAMI: ….questa è Leuca che ti chiama dal retrovisore….anche se Otranto mi guarda non la voglio sentire…forse ho letto qualcosa che mi parlava di Lecce….proseguo questo viaggio in questa Puglia infinita….