venerdì 1 giugno 2012

Una nuova piattaforma

MICHEL HOUELLEBECQ - "Piattaforma" - Tascabili Bompiani
Un libro diverso. Per lo stile, per il modo di raccontare le cose, per l'autore a me sconosciuto fino all'apertura della prima pagina di Piattaforma. La storia complicata di un protagonista senza troppa voglia di vivere e di emozionarsi, apatico dopo eventi che lo hanno toccato e reso impermeabile a sentimenti ed emozioni. 
Per cercare distrazione ed assecondare la poca voglia di "pensare" si lascia trasportare in un viaggio di gruppo per staccare "cervello e cuore" e lasciarsi andare a sensazioni di solo benessere, anche fine a se stesso ma comunque di benessere.
Lontano dagli standard europei ed occidentali che nel momento della partenza gli stavano troppo stretti "so soltanto che noi occidentali puzziamo di egoismo, di masochismo e di morte. abbiamo creato un sistema in  cui è diventato semplicemente impossibile vivere e come se non bastasse continuiamo a esportarlo" riesce a vivere alcuni momenti della vacanza come puro svago anche se non riesce ad essere presente davvero al 100%.
E come spesso accade, il suo comportamento e la sua apatia viene sconvolta da un incontro che modificherà la sua vita ed il suo futuro "era uno di quegli esseri che hanno la capacità di dedicare la propria vita alla felicità di qualcuno, di farne il proprio scopo principale, questo fenomeno è un mistero, in esso sono la felicità, la semplicità, la gioia".
La sua scrittura è particolare, sicuramente non banale e priva di luoghi comuni. Esalta le sensazioni pure e le passioni, dalla profondità dell'amore all' "ODORE DEL SESSO", dalle pulsioni fisiche ad i pensieri più profondi ed intensi "in cosa consisterebbe la vita se di tanto  in tanto non ci fosse un pò di sesso?"
Houellebecq si lascia per il finale il colpo a sorpresa che rende meno scontato un romanzo che in certi punti perde un pò del suo fascino per il rischio ripetizioni che uno scenario un pò fisso porta con sè. Le descrizioni fanno riferimento ad un ambiente ben preciso che resta immutato in tutto il libro ed i personaggi che si alternano non sono moltissimi, la capacità di tener vivo il racconto ed il colpo di scena sono elementi che ripagano la fiducia accordata anche quando la descrizione ed il libro sembrano rallentare il loro andamento.
BIGNAMI: un buon esordio quello con la lettura di Houllebecq, non eccezionale ma buono, tanto da dargli un'altra possibilità e da voler leggere anche qualcos'altro per farmi un'opinione più completa.

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