giovedì 19 luglio 2012

Una dovuta lettura

Confesso che l'assenza totale di qualcosa di decente in TV e la voglia di starmene in panciolle sul divano, hanno aiutato la scelta. Confesso che in molti punti ho un pò perso la bussola tra nomi, sentenze e date. Confesso di aver saltato alcune/diverse pagine, per questo motivo e per il fatto di averle già lette sul fatto (gioco di parole stupido, scusatemi). Confesso che mi sono sentito un pò a disagio quando leggendo alcune pagine mi sono tornate alla memoria cose che colpevolmente avevo rimosso. 
Fatte queste confessioni devo consigliarvi una lettura
Una settimana fa è uscito con il FQ un cofanetto DVD+libro relativo alla strage di Via D'amelio e più in generale a quel '92 funestato dalle due stragi e seguito da un '93 ancora troppo tragicamente misterioso. Ovviamente l'obiettivo è puntato e focalizzato su Paolo Borsellino e sulla sua storia.
Così ieri sera mi sono avventato sul libro, avendo da sempre una sorta di allergia alla visione dei DVD, e ne sono rimasto affascinato. Il libro è l'insieme di alcuni articoli del Fatto Quotidiano di questi anni, alcuni pezzi tratti da altre opere (teatrali o libri) ed un'inedita raccolta di foto della famiglia Borsellino con il magistrato in versione "familiare" ed è un libro che prende dalla prima pagina all'ultima. Ieri sera mi è sembrato quasi un atto doveroso per quell'uomo di Stato dedicargli un pò del mio tempo ed il mio ricordo e trovando terreno fertile in un lavoro egregio come il libro "due anni di stragi, vent'anni di trattative" sono rimasto attaccato a quell'impegno fino a fare molto tardi. La trama è nota. E' quella di un uomo che è diventato un eroe e che con il suo impegno e senso dello Stato ha fatto sì che PAOLO BORSELLINO diventasse noto a tutti come "IL NOME DI CHI SI IMPEGNA A FARE I CONTI" con la propria responsabilità ed il proprio ruolo e non arretra di un centimetro rispetto ai rischi, alle paure ed all'abbandono vile in cui si è trovato da parte del resto delle Istituzioni. I racconti creano rabbia, perchè sembrano eventi impossibili anche da immaginare ma invece sono fatti reali che hanno accompagnato questi vent'anni. 
L'agenda rossa sparita, la rabbia derisa del fratello Salvatore, i depistaggi, le trattative ipotetiche, il profetico "non mi ucciderà la mafia", il dolore per il "fratello" Falcone ed i giorni vissuti da "morto che cammina", le inchieste, le controinchieste, le paure degli indagati, le telefonate con il Quirinale, il dolore sordo di Agnese, le foto di Manfredi, l'esame di Lucia a poche ore dalla maledetta bomba, ex-ministri in preda ad amnesie, giudici che indagano per la verità accusati di "protagonismo" e di "sovrapposizioni", il pianto di Paolo per la certezza di essere stato tradito, il suo testamento su un'agenda violentato e fatto sparire. 
Il libro del Fatto mette tutto questo in fila e quando cominci a leggerlo non ce la fai a smettere, senti la bocca amara dello schifo di questi venti anni di assordanti silenzi e mafiosi depistaggi ma la forza di Borsellino ti impone di continuare la lettura e cercare di tenere tutto bene scritto nella testa perchè non si infanghi ulteriormente la sua memoria dimenticando o accantonando. 
Perchè finalmente questo sia uno Stato degno di un tale uomo di Stato.
BIGNAMI: in memoria di un grande Magistrato, di un uomo Vero, di un Esempio da seguire. GRAZIE PAOLO.

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