venerdì 4 gennaio 2013

Un nuovo incontro positivo con Michela Murgia

Kiave di lettura n°12

Visto che tra i buoni propositi per il nuovo anno c'è anche quello di leggere di più, mi sembra giusto partire con un bel libro per la prima Kiave di lettura del 2013
MICHELA MURGIA - "L'incontro" - Einaudi
La seconda puntata di uno scrittore è un pò una prova del nove. Infatti può darti conferma della personale valutazione data allo scrittore con la prima lettura oppure confonderti le idee con un giudizio totalmente diverso. Con Michela Murgia la conferma è invece totale; dopo il positivo impatto con il primo libro infatti, in questo secondo vengono confermate le mie valutazioni molto positive sul suo stile e sulla sua capacità di tenere viva l'attenzione anche con una scrittura non sempre sintetica o immediata. Come per l'esordio con Accabadora anche in questo caso il "merito" della scelta azzeccata non è il mio e quindi ringraziamento va a chi ha pensato a me per questo libro. 
Già dal titolo e dalla copertina, il libro mi aveva subito fatto simpatia a pelle, sensazione poi confermata anche durante la lettura. Analizzando le cose partendo dal loro punto di vista più semplice, la Murgia riesce a fotografare al meglio il "paesaggio" che fa da sfondo e da protagonista alla storia che racconta. Rispetto al primo libro, gli argomenti passano dal livello molto impegnativo e pesante alla spensieratezza dell'estate e dell'infanzia ed ovviamente lo stile un pò ne risente, ma il tratto di riconoscimento è evidente e chiaro.
La descrizione delle vacanze estive del giovane protagonista "l'estate per Maurizio aveva la forma sinuosa di una curva a gomito e lui l'adorava" si basa sui suoi pensieri e sulla sua visione di tutto quello che lo circonda in quei mesi trascorsi felicemente nel paese dove la "FORZA DELLA BANDA" di "nonni, nipoti, figli e vicini" fa interpretare "il noi con quell'accezione densa piena di respiri comuni". Un piccolo paese che sembra di vedere, tanto è ben descritto nelle sue caratteristiche e nei suoi abitanti, con tutti i riferimenti classici e le peculiarità classiche delle piccole realtà e dei suoi cittadini "il sindaco allargò le braccia di fronte a quel basso tentativo di ammaliarlo con la retorica evangelica. Era certo in cuor suo che la parabola che gli era stata appena raccontata somigliasse di più a quella del pifferaio magico che non a quella del buon pastore".
La capacità dell'autrice è quella di passare dalla fondamentale saggezza dei nonni "loro sono quelli che noi non siamo" alla spensieratezza dei più piccoli che però dagli insegnamenti dei più saggi riescono a recepire le cose importanti "anche un bambino un pò di dentro ed un pò di fuori alla fine lo capisce che ogni tanto quel plurale va passato ad un setaccio più sottile" pur nella difficoltà iniziale di ritrovarsi (specie per chi viene da fuori) in una realtà molto unita ma anche molto apparentemente chiusa.
Libro che, aiutato anche dalle dimensioni ridotte ("racconto lungo o romanzo breve" come è definito sul sito della scrittrice), scorre velocemente e si legge molto bene. 
"Abbiamo giocato nella stessa strada, è cosi che si diventa fratelli" direi che questa frase usata come incipit del libro è il migliore spot per la sua lettura.
BIGNAMI: conferma positiva per la penna di Michela Murgia, che quindi non posso far altro che consigliarvi per le vostre letture.

Nessun commento:

Posta un commento