mercoledì 8 maggio 2013

Siete irricevibili

Le dichiarazioni post elezioni erano tutte piene di "vogliamo il cambiamento" "abbiamo capito il segnale mandato dagli elettori" "o si cambia o si cambia" "dobbiamo dare una svolta". Ecco, la svolta di qua, quella di la, quella in alto e quella in basso esclusa da tutti. Il cambiamento necessario per non andare alla deriva.
Oh finalmente sù. E sentivi dire "a 'sto giro vedrai hanno capito" "'un c'è verso questa volta il messaggio è stato chiaro" e te che pensavi "UNA VITA FORSE NON BASTERA'" per farli cambiare davvero eri considerato negativo e qualunquista
Poi arriva lo stallo sul Governo. Tutti sanno che Bersani non andrà da nessuna parte dato che il M5S non lo voterà e lui l'accordo con il Re dice di non volerlo. Ma l'incarico a chi viene dato? A Bersani, giusto perchè si continua a dire che "bisogna far presto" perdiamo un pò di tempo con un tentativo inutile già in partenza. La logica, questa sconosciuta. Governo, governino, governissimo, governo debole, governuccio. Consultazioni su consultazioni e nulla, non se ne esce. Allora il grande saggio del Quirinale trova la novità dei dieci saggi. Oh, una bella bicamerale in versione ridipinta con persone tra l'osceno e l'oltre per elaborare un fondamentale documento in cui si dice "accordiamoci o non si governa". Notizia fondamentale, proposta shock di quelle da far tremare i polsi. "Ci vuole convergenza" è questo il nuovo motto seguito da "bisogna fare la legge elettorale" anche questo mai sentito e su quest'onda dei dieci saggi si arriva all'elezione del Presidente della Repubblica.
Ed è qui che il PD si dimostra fenomenale. Ha la splendida idea di fare un accordo con il PDL per la scelta del nome e ovviamente sbaglia, dato che con Marini gli si rivolta dietro quasi tutta la base. Poi fa retromarcia candidando Prodi e si spacca. Infine corre da babbo Napolitano, vero leader PD da circa sette anni e gran manovratore del Paese ormai di fatto repubblica presidenziale, a chiedere di rimanere perchè altrimenti non si sa come fare. Ovvai ed il gioco è fatto: il nuovo che avanza si traveste da Napolitanobis (nuovissimo) e da un accordo di fatto per un Governissimo democristiano guidato dal nipote del braccio destro di ReSilvio che per "parcondicio" però gioca dall'altra parte, o almeno fa finta di farlo. 
Letta, quello del mai con Berlusconi ma anche del meglio Berlusconi che il Movimento 5 Stelle, con gran caparbietà trova la quadratura del cerchio. Quello del "o si cambia o si cambia". 
Infatti, cosa c'è di più nuovo che un bell'accordo con il Re? Ma non di quelli di sottobanco fatti negli ultimi venti anni, di quelli alla luce del sole. Il Movimento 5 Stelle che aveva ovviamente detto no a Bersani (comprensibilmente ed ovviamente) ma che non si riesce a capire perchè non abbia presentato un suo nome mettendo in difficoltà tutti (come invece è stato fatto per Rodotà) è nel suo: si accordano PD e PDL come il M5S profetizza da febbraio e loro giocano di rimessa. Non capendo però che così hanno ottenuto, non facendo nomi, che gli altri avessero la scusa pronta e l'arma per colpire: "vogliono solo dire no"

foto fattoquotidiano.it

E così il gioco è fatto. Alfano, Lupi, Quagliariello, De Girolamo, Franceschini, Patroni Griffi, Lorenzin, Giovannini come Ministri. Nuovissimi, tagliandati, scintillanti. Bubbico, Pistelli, Santelli, De Luca, Miccichè, Biancofiore, Catricalà, Borletti/Buitoni, Archi come viceministri e sottosegretari. Un ventata di cultura e di buona e nuova politica al grido del "w il cambiamento". Ed infine Boccia, Capezzone, Cicchitto, Elio Vito, Galan, Realacci, Damiano, Finocchiaro, Latorre, Matteoli, Sacconi, Formigoni, Casini, Larussa, Nitto Palma come presidenti di commissioni parlamentari.
Un bel governo PD-PDL dalle larghe intese tanto apprezzate dal miglior Presidente della Repubblica esistente, l'unico possibile visto che siamo ricorsi per la prima volta nella storia al bis. 
Adesso però quando qualcuno dirà che sono tutti uguali non potremo dirgli che non ha ragione. Quando qualcuno dirà che non c'è differenza tra PD e PDL perchè alla fine si tengono in piedi l'un con l'altro non si potrà accusare di essere qualunquista. Adesso sono alla luce del sole. Vorrei che uscissero tutti alla luce del sole anche gli altri partiti/movimenti o altro dicendo a chiare lettere che con questo PD è impossibile pensare ad accordi o altro visto il naturale ed appassionato bacio della morte dato al Re. Vorrei che riuscissero anche gli elettori a dirlo, una volta per sempre. dicendo che sono entrambi ugualmente IRRICEVIBILI e che devono andare a casa, tutti. 
BIGNAMI: un livello di complicità così manifesto non può essere scusato con nessuna emergenza reale o ipotizzata dell'economia del Paese. Chi da vent'anni sostiene il Re non rientra nemmeno nelle mie analisi, chi fa finta di fargli l'opposizione mi fa rabbia perchè dovrebbe giocare nel mio campo ed invece "fa a mezzo con l'avversario"....

2 commenti:

  1. Con tutta la delusione da elettore pd, non riesco proprio a condividere il paragone tra pd e pdl. Il pd ha sbagliato moltissimo ma la differenza c'è ed è grandissima. Alla setta di Grillo invece mi sembra di non leggere critiche e ne meriterebbero tantissime.

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    1. Come si fa a dire che PD e PDL sono diversi se Letta abbraccia Alfano e lo nomina ministro e vicepremier? Se nel discorso di fiducia a Letta, Brunetta per annunciargliela cita i "giudici criminali" e lui sorride dove sta la diversità?
      I cinque stelle hanno mille difetti e fatto kg di errori.....scritto e riscritto, se vuoi lo metto come testo fisso.....ma al governo con il Re da venti anni ci sono altri....

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