sabato 26 aprile 2014

La nona l'abbiamo suonata

Inutile negarlo, le teste di tutti in questi giorni Viola sono alle notizie negative che riguardano Pepito (non ancora in condizione di essere convocato secondo il Mister) e negativissime che riguardano Mariooooooooo (lo rivedremo a luglio sempre secondo il Mister) in vista della finale di Coppa Italia. In campionato "C'E' ANCORA POSTO" per partite non banali e di una certa importanza; la trasferta di Bologna infatti è cruciale per cercare di confermare il quarto posto anche ma l'importanza della partita di Roma ormai alle porte resta nettamente più alta. Partiamo un pò contratti ed il Bologna impegna Neto con Khrin ma la difficoltà dura circa dieci minuti, poi con molto movimento dei tre davanti riusciamo a diventare pericolosi e prima un paio di lanci lunghi portano Ilicic e Cuadrado a far quasi male a Curci poi un tiro di Borja fanno da aperitivo ad un assist al bacio di Joaquin per il gol di Cuadrado
Il gol è una doccia fredda per il Bologna e ne approfittiamo continuando ad essere pericolosi e trovando il raddoppio con un bel tiro (deviato) di Iliciccio. E' solo la mezz'ora e siamo avanti due volte e potremmo anche chiuderla definitivamente ma Iliciccio trova pronto Curci mentre Pek e Borja non sono precisi nelle loro conclusioni.
Nella ripresa ci sono occasioni sia Viola che bolognesi, ma siamo soprattutto noi che non chiudiamo la partita mentre potremmo regalarci il terzo gol. Da Joaquin a Cuadrado, da Wolsky a Tomovic ci proviamo in diversi ma non riusciamo a fare il tris fino al missile di Cuadrado che merita applausi anche dai tifosi bolognesi (a cui va un applauso per aver cantato fino al novantesimo pur avendo una squadra oggettivamente imbarazzante).
Otteniamo la nona vittoria in trasferta di questo campionato (record assoluto) sperando sia di buon auspicio per sabato prossimo, senza dire altro godiamoci fino a domattina questo record e questa vittoria. Godiamoci anche un campionato fino ad ora molto positivo ed un quarto posto per ora solido. Ma giusto fino a domattina, da domani pomeriggio testa, gambe e cuore alla partita più importante della stagione. 
Credici FIORENTINA, avanti VIOLA....sempre....
Campionato - 35^
GOAL: Cuadrado, Ilicic, Cuadrado
Neto 6+
Buon intervento in un momento importante poi solo qualche uscita
Tomovic 6+
Inizia soffrendo poi diventa importante anche nelle progressioni in attacco
Gonzalo 7
Maestoso in difesa ed in impostazione
Diakite 6+
Primo tempo di difficoltà dopo un giallo evitabile, nella ripresa migliora e diventa difficile superarlo
Vargas 6
Partita più di copertura che di attacco, non soffre mai
Aquilani 5,5
Sottotono rispetto all'ultima trasferta a Verona ed ai suoi colleghi di centrocampo
Pizarro 6
Detta tempi e prova anche le conclusioni nel primo tempo, cala nella ripresa e perde alcune palle importanti
Borja Valero 6,5
Pericoloso in attacco ed il solito collante tra reparti. Cala nella ripresa, giustamente sostituito in vista di sabato prossimo
Cuadrado 8
Il migliore. Gioca un pò ovunque, corre, dribbla e trova un bel gol ed uno stupendo. Un delitto non averlo sabato prossimo.
Ilicic 7
Un paio di giocate da applausi ed un gran bel gol (anche se aiutato da una deviazione)
Joaquin 6,5
Buon impatto con la gara, bello l'assist per sbloccare il match e pericoloso nel secondo tempo
Ambrosini 6
Dà il peso e l'esperienza che serve
Matos sv
Wolsky sv
All. Montella 7
Ennesima grande dimostrazione di squadra, pur contro un avversario facile, applausi più che meritati.

venerdì 25 aprile 2014

La giusta ricorrenza del venticinque aprile

Kiave di lettura n° 80

Un anno fa definivo il 25 aprile come una sorta di "GIORNO DEI GIORNI" e mi ritrovo oggi a darmi ragione per iscritto, con una Kiave di lettura che ha lo stesso argomento e la stessa citazione. 
#oraesempreresistenza dovrebbe essere l'hashtag di ogni giorno per un paese che ancora oggi non dovrebbe farne a meno. Una giornata che da sempre sento come una delle poche feste davvero da "festeggiare" o da sentire come vere ed importanti, come fondamentali per la vita quotidiana e futura. Uno dei pochi giorni davvero da celebrare e che rappresenta totalmente qualcosa per cui ringraziare chi ci ha permesso oggi di festeggiare. 
Ed allora mi stona maledettamente ascoltare le parole del presidente della Repubblica che in questa giornata vede bene di dedicare la giornata anche alle forze dell'ordine e soprattutto lancia pensieri e segnali di vicinanza ai due marò. Per carità, la resistenza ci ha permesso di dire ognuno la propria ed essere liberi di farlo in ogni momento, quindi tutto ok. Ma che il primo cittadino (...) italiano si senta in dovere di abbinare questa giornata alle Forze dell'Ordine e soprattutto a due militari assassini di pescatori mi sembra roba da circo. Ma sicuramente sono io, lui è il presidentissimo amato da tutti e figuriamoci se può aver detto qualcosa di sbagliato.
Chiusa la parentesi, in questa giornata io preferisco immergermi in altre parole. Ad esempio in quelle di Andrea Scanzi lette nella sua pagina FB
Oggi, come ogni 25 aprile, mi ascolterò "La terra la guerra una questione privata" dei CSI, mi rileggerò alcune pagine de "Il partigiano Johnny" di Beppe Fenoglio e mi riguarderò alcuni interventi di Sandro Pertini. E' la festa che sento di più, quella che più di tutte non va dimenticata. Resistenti sempre, e sempre riconoscenti ai partigiani. I nostalgici del Duce, gli allergici a "Bella Ciao" e i revisionisti in servizio permanente possono andare serenamente a prendersi una gazzosa con Gasparri: qui sono fuori luogo e fuori contesto.
Buon 25 aprile: c'è sempre un albero su cui provare a essere "l'ultimo passero sul ramo". Auguri a tutti. Anzi, a tutti no: solo a chi lo merita, e per fortuna son tanti.  
Oppure nei racconti della Vanna, nella cultura partigiana che dovrebbe vivere in ognuno di noi, nelle storie di vera resistenza che dovrebbero essere patrimonio comune di tutta questa sgangherata nazione e nelle parole che ho avuto la fortuna di sentire un pò di tempo fa "a quel tempo essere iscritti al partito fascista era facile e la cosa "da fare", andarci contro ed essere partigiani non era per niente facile ma era semplicemente la cosa "giusta"". Di queste parole vorrei fosse piena ogni ricorrenza che celebra il 25 aprile, di ricordi intensi e di immensa e totale gratitudine per quelle persone che ci hanno donato la possibilità di vivere in un paese da criticare e da rifare, ma con la libertà di poterlo pensare.

lunedì 21 aprile 2014

Niente bella sorpresa nell'uovo..

E niente via, quest'anno non è proprio quello giusto per gli scontri diretti in casa. Non c'è Natale o Pasqua che tenga, anche contro i giallozozzi non riusciamo a toglierci la soddisfazione di una vittoria di "prestigio" e come con Inter, Lazio, Napoli, Milan torniamo a casa con le ossa rotte "nemmeno con la Viola di Dell'Oglio e Volpecina tu l'hai perse tutte queste in casa" cit. Bollins. Più affamati nel primo tempo e sostanzialmente messi meglio per tutta la partita, pur senza fare la partita della vita, la Roma mantiene accesa la fiammella della sua speranza. 
Dopo un saluto iniziale all'inviato romano a casa con il veritiero ed immancabile "quanto siete brutti" relativo alla foto in oggetto e la sua raccomandazione di non interferire nella loro corsa con un romanesco e sopportabile solo perchè detto da lui "fatece passà" si può anche partire. 
In realtà la Viola partirà ben poco ed arriverà ancora meno. Soffriamo la prima mezz'ora di gioco e Gervinho si mangia un gol da ufficio inchieste. Nainggolan poco dopo non lo imita e la rometta va avanti. Le occasioni per pareggiare scarseggiano, nonostante qualche azione sembra partire bene ma si ferma lì, "QUELLI CHE SANNO" parlare bene direbbero che siamo spuntati. "Pare brutto tirargli in porta, siamo padroni di casa e l'è anche Pasqua" sentenzia il Capitano ed in effetti è proprio così. De Sanctis si sporcherà i guanti solo per una deviazione su Savic nella ripresa e noi si prova anche a cambiare punte ma senza grandi effetti "io lo proverei Matri....o al limite Matos....alle brutte Matros" e il "se s'era a casa s'era bell'è addormentati sul divano" di Andre sentenzia nel miglior modo il secondo tempo alla camomilla doppia.
Dopo la bella prestazione di Verona una dozzina di passi indietro anche se di fronte avevamo la seconda forza del campionato che però non ha fatto grandissime cose. Adesso c'è la trasferta a Bologna e poi la partita che diventa quella decisiva e fondamentale per la stagione, sperando in un miracolo dall'infermeria che credo sia molto duro possa arrivare ma sperarci costa poco.
Sveglia VIOLA, adesso proprio non si può cadere nell'abbiocco letale. FORZA VIOLA, per Bologna ma soprattutto per Roma....
Campionato - 34^
GOAL: ----
Neto 6
Nella ripresa compie un paio di interventi non impossibili ma positivi
Tomovic 5
Non chiude sul gol di Nainggolan e sembra non in serata
Gonzalo 6-
Non nella serata migliore, non da Gonzalo ma prova a tenerci in vita anche con qualche apertura
Savic 6,5
Il migliore. Con scarsi risultati ci prova anche in attacco
Pasqual 5,5
Un paio di chiusure buone ma poi impreciso e sempre in affanno
Aquilani 5
Spento ed irriconoscibile rispetto a domenica
Pizarro 6
Buon primo tempo poi molto calato nella ripresa
Borja Valero 5,5
Gira a vuoto e non è da lui
Cuadrado 6
Gioca gran parte della gara in un ruolo non suo, ci prova ma incide pochissimo
Matos 5
Buio pesto
Ilicic 4,5
A tratti irritante
Matri 5
Vedi Matos
Joaquin 5,5
Un paio di spunti ma poca roba
Vargas sv
All. Montella 5,5
Insiste su Ilicic troppo a lungo, squadra spenta.

venerdì 18 aprile 2014

Foto e suoni

Kiave di lettura n° 79

Come ventotto anni fa, di nuovo venerdì diciotto. Come ce ne sono stati altri, come ce ne saranno ancora nel corso degli anni futuri. 
Non "M'ABITUERO'" mai totalmente all'arrivo di questo periodo dell'anno; di riflessioni, di pensieri, di ricordi e perchè no di malinconia....e forse alla fine va bene così.
Lo sguardo è un pò più pensieroso, il sorriso che esce ovviamente ha dentro qualcosa di un pò diverso, qualche nervosismo oltre misura è poco spiegabile ma paradossalmente motivabile, qualche foto che ti fa compagnia in qualche momento meno brillante è compagna nota, preziosa e un pò invadente. Già, perchè ci sono foto e foto. Quelle che ricordano da vicino quei momenti che ancora rivedi negli occhi di chi come te non può scordare nemmeno un attimo di quel giorno, quelle che arrivano a ricordarti qualcosa che comunque riesce a strapparti un piccolo sorriso, quelle che ti fanno un pò rallentare il percorso normale del respiro. Sono immagini che fanno parte di te, che non riesci nemmeno ad avere totalmente presente fin quando non arrivano da sole senza troppo preavviso....come quelle mani che ti accarezzano all'alba o come quei baffi che vedi sopra un sorriso dolce ed una bocca che ti dice "dormi che è presto". Foto che hai dentro anche se non sono solo tue, ma che fanno parte di te nella parte più profonda. E poi insieme a quella foto fatta di diversi fotogrammi colorati e grigi c'è il suono di quel telefono, dalla suoneria vecchia come l'apparecchio. Quel suono così sgraziato che offusca per un attimo le foto e le vela di quella malinconia immancabile. Un suono lontano anche se accanto. A svegliarti o a ricordarti come un promemoria quel venerdì targato diciotto e datato ventotto. Passano i numeri come in un cronometro che corre, ma quando arrivano a certi "giri" rallentano o almeno sembrano farlo. Per dare il tempo di immalinconirsi ma anche di pensare e riguardare alcune foto, ricordo e presente. Fino a quando un rumore metallico non dice altro. Ben altro.
Non solo oggi, ma soprattutto oggi. Quei baffi, quelle mani, quel sorriso. A.S.

martedì 15 aprile 2014

Corazzata Potemkin


Continuo a non credere che ci possa essere una vera deriva fascista/nazista del Movimento 5 Stelle e dei suoi leader, continuo anche a pensare che questa classe politica deve andare a casa tutta ed ad intravedere qualcosa di buono nel M5S
Detto questo, senza se e senza ma e per opportunità, gusto, stile e memoria, ho del post di ieri di Beppe Grillo la stessa considerazione che Fantozzi aveva della corazzata Potemkin (pare si scriva così): una cagata pazzesca.

domenica 13 aprile 2014

Di nuovo una viola spettacolare

Spesso il gemellaggio porta ad un ben clima ed al rischio di una partita un pò incolore di fine stagione. Invece, dopo la bella partita dell'andata, la Viola e i cugini gialloblu del Verona danno luogo ad una partita davvero bella dove la Viola comanda e disputa una delle migliori partite dell'anno. Giochiamo con un 4-3-1-2 di previsione coppaitaliesca visto che nella finale romana lambretta Cuadrado non ci sarà. Si inizia non male con tre angoli nei primi tre minuti poi, anche se Iliciccio si spegne in pochissimo tempo e Matos sembra non in gran giornata, la partita sembra comunque un monologo Viola con diversi tiri dalla distanza su cui Rafael fa una bella impressione. Purtroppo Neto non fa altrettanto e respinge centralmente un tiro parso non impossibile di Iturbe su cui facciamo il primo gol in A a Sala. Sembra mettersi male visto che il Verona a questo punto può fare quel che gli riesce meglio, chiudere e ripartire; in realtà il trio di centrocampo "FA PIU' LUCE DI QUANTO" abbia fatto nel recente passato e così Borja trova il corridoio giusto per Cuadrado ed è 1-1, lo stesso Borja lancia l'omonero sulla fascia, cross sul portiere che buca l'intervento e Aquilani trova il gol a porta vuota. La ribaltiamo ed andiamo all'intervallo contenti. Nella ripresa il Verona sembra più aggressivo ma Neto non deve mai intervenire mentre Borja infila il 3-1 dopo una respinta di Rafael su un colpo di testa di Aquilani lanciato meravigliosamente da Pek. Poi entra Matri e come prima palla mette Cuadrado in condizione di far espellere Donadel come ultimo uomo ed a ruota l'arbitro rimette in partita il Verona con un rigore inesistente che Toni realizza. Ma non cambia niente, la giornata Viola è semplicemente inattaccabile e così Matri guadagna un rigore e lo trasforma e Aquilani conclude la sua splendida giornata con una doppietta. Lo splendido gol di Iturbe fissa il risultato e mette l'ultima parola su questa splendida altalena di gol. 
Andiamo avanti in questa lunga stagione e sembriamo crescere di tono e mentalità in previsione della finale di maggio. La possibilità di preparare le partite durante la settimana mette la Viola in condizione di riprendere quel gioco un pò perso nei mesi scorsi e mantenere invariata la distanza da un'Inter vittoriosa, con un quarto posto costantemente saldo nelle nostre mani. La prossima sfidiamo probabilmente la squadra più in forma del campionato, quella Roma che ancora ha qualche speranza di tricolore, l'ultimo impegno davvero difficile di questo fine stagione.
Avanti VIOLA, con la stessa determinazione di oggi e con questa voglia di continuare ad andare a testa alta con questo marchio di fabbrica eccellente.
33^ Campionato
GOAL: Cuadrado, Aquilani, Borja Valero, Matri (R), Aquilani
Neto 5,5
Primo tiro respinto male e gol regalato. Poi praticamente inoperoso.
Tomovic 6
Senza infamia, impreciso quando spinge ma due preziose chiusure
Gonzalo 6,5
Giganteggia quasi sempre su Toni ed imposta le ripartenze da dietro
Savic 6
Regge bene l'urto di Toni ma commette un brutto fallo su Iturbe che potrebbe costargli caro
Pasqual 5,5
Al solito impreciso e in clamoroso affanno su Iturbe. Suo il quasi assist sul gol di Aquilani
Aquilani 8
Il migliore. Recuperi difensivi, gran giocate, due gol ed un quasi assist per Borja. Partita da applausi.
Pizarro 7,5
Detta i tempi in maniera spettacolare. Lancio per Aquilani da applausi sul gol di Borja.
Borja Valero 7,5
Immenso per corsa, posizione e capacità di essere anima di questa squadra
Cuadrado 7,5
Gran gol, espulsione provocata e perenne superiorità numerica creata
Matos 5,5
Sembra in ombra rispetto alle ultime apparizioni
Ilicic 5+
Parte con due buone conclusioni poi sparisce
Vargas 6
Impatto buono, tiene la posizione senza troppe difficoltà
Matri 6,5
Provoca l'azione che porta all'espulsione di Donadel, provoca e realizza il rigore.
Wolsky sv
All. Montella 7,5
Mette in campo una squadra affamata, concentrata e vogliosa. Ritorna il gioco spumeggiante ed il merito è sicuramente in grandissima parte il suo

venerdì 11 aprile 2014

Gesti ed istinti

Kiave di lettura n° 78

Come mi era già accaduto e come sicuramente accadrà di nuovo, a volte mi capita di avere un pò "la penna scarica" ed essere più fermo e meno produttivo nello scrivere. Il blocco dello scrittore si direbbe....se solo fossi uno scrittore. 
In questi momenti allora mi capita di "frugare" tra le cose scritte con più o meno razionalità e con più o meno senso ed a volte reagisco come "MARIO IMPRECA E TIRA FUORI I CONTI DEL BAR" per le cose che leggo e non mi piacciono, altre invece in quello che ho scritto mi ci ritrovo e mi scappa anche un mezzo "autocomplimento".
Leggendo e rileggendo, ho trovato anche un pezzo buono da pubblicare oggi, adatto perchè mi ha colpito ricordandomi esattamente quando e come l'ho scritto, adatto perchè mi ha strappato un autocomplimento ed un sorriso. Così oggi la kiave di lettura si trasforma in una Kiave di Scrittura, che già conoscete, e che spero potrete apprezzare.
Buono "stralcio".....

.....
Fuori splende il sole dopo una settimana di continua pioggia. Ormai l’inverno sembra alle spalle. Finalmente. Finalmente lasciare giacche e giubbotto in qualche stanza ed uscire in maglia o felpa non comporta automaticamente l’assideramento ma anzi provoca un sorriso spontaneo che ti mette di quel buon umore che solo il sole che non brucia ma riscalda può portare, un buon umore senza “costi” e naturale nel senso più completo del termine.
Vedi quel buon umore come un segnale di qualcosa di positivo che quella giornata può produrre. Qualcosa che chiude ovviamente il cerchio con il tuo fissare il display. Giocherelli col bicchiere che hai di fronte a te ma la voglia di bere non è molta, lo fai in maniera distratta quasi meccanica per “smorzare” quei momenti di attesa che da solo ti sei imposto e da solo stai celebrando. Provi ad alzarti, guardi fuori e qualcosa ti attrae quasi in maniera automatica e stupida: il movimento della gente.
Fa da controaltare al tuo immalinconirti immobile e non può che saltarti agli occhi. Così paghi, finisce la tua bevuta, non ricordi bene in che ordine saluti e prendi le tue cose ed esci fuori a cercare la direzione del moviemnto della gente. Ognuno è concentrato sulla sua andatura, passo spedito e sguardo concentrato su quella che sembra essere una meta comune: la meta obbligata. Che sia il lavoro, la famiglia, il dentista con il suo appuntamento fissato dalla segretaria, il commercialista che ti aspetta per darti brutte notizie. Mete diverse ma tutte che provocano una naturale corsa in chi percorre il tragitto. E mentre pensi questo ti accorgi anche te di avere un passo in una direzione nota. Quasi spontaneamente le gambe ti portano verso quella piazza, verso quella panchina. Ora te ne stai rendendo conto come colpito da una notizia inattesa. Rallenti un po’ pensandoci ma non fermi il tuo passo, hai capito che stai andando proprio lì ed anche se meravigliato continui a camminare e quasi sorridendo scuoti la testa e dici tra te e te “non sono per niente normale”, facendo attenzione che il pensiero resti tale e non si trasformi in una frase vera e propria. 
.....

BIGNAMI: tratto da un racconto dal titolo "l'istinto comune di un gesto"....

giovedì 10 aprile 2014

Presenze italiche


Leggo che ci sarebbe molta Italia calcistica nelle semifinali di Champions League, perchè Ancelotti e Mourinho hanno allenato in Italia e Simeone e Guardiola hanno giocato nel nostro campionato da calciatori.
E poi gli sbruffoni e megalomani sono i francesi.....

domenica 6 aprile 2014

Esordi e conferme

L'arrivo di simpatia Guidolin a Firenze è sempre accompagnato dalla voglia di rimandarlo a casa più triste di quello che già non sia di suo. C'era poi da proseguire con la strada intrapresa con la buona prestazione di Genova e cercare di mettere un pò al sicuro il quarto posto, vista la figura da peracottari fatta dalla band dell'altra simpatia Mazzarri ieri sera. Ed allora non era totalmente inutile questa partita, anzi. Sia per gli esordi di due piccoli nuovi tifosi dal nome "in comune", sia per la Viola. E mister Montella deve averlo fatto capire bene ai giocatori, dato che la squadra c'è e gioca un primo tempo molto molto buono e complessivamente dimostra di esserci e voler tenere la testa alta ed il livello del proprio gioco pure. Cresce il centrocampo viola e con lambretta Cuadrado riportato dalla metà campo in su la squadra ha più velocità e geometrie e riesce a riportare in campo un pò della Viola pimpante di inizio stagione anche se davanti il duo di assenti continua a pesare perchè Iliciccio continua a latitare mentre Matos si batte e si sbatte ma con pochi risultati. Serve una deviazione su un tiro di Cuadrado per passare in vantaggio anche se il gioco meriterebbe ben altre occasioni da gol.
E' un piacere in certe tratti veder giocare questa Viola, anche se infinitamente minore rispetto al piacere e all'emozione del prepartita quando dal basso della Fiesole ("sali dall'alto, mi raccomando" cit.) sono saliti il Maso più grande e quello più piccolo. Vederli insieme ha scosso dentro molto più delle serpentine di Cuadrado e guardare gli occhi orgogliosi ed emozionati del Maso mi hanno acceso dentro un'emozione non facile da reggere tanto da aggrapparsi bene al bicchiere di birra "CHE ALTRIMENTI SI CADE" facendo partire lontani ricordi di una Maratona degli anni ottanta e di un esordio Viola di chi adesso guarda l'esordio del suo "nipotino" e non riesce a non guardare quel boccia di babbo orgoglioso e continuare quasi ad accarezzarlo.
La partita si sviluppa bene per i Viola e Neto fa da spettatore per quasi tutta la partita. Pek ha in mano la squadra e la fa girare bene e Diakite-Gonzalo si dimostrano coppia ben assortita ed in giornata. Nella ripresa la partita cala un pò di ritmo, tanto che l'uomo del match diventa un "parterrista" ed i suoi tentativi di approccio tra il romantico ed il poetico. Un rigore per noi ed un gol strano dell'Udinese fissano la partita sul 2-1 ampiamente meritato e forse anche un pò stretto perchè pur non rischiando praticamente mai, restiamo in tensione fino al 94'. Consolidiamo il nostro quarto posto e sembra che i giocatori stiano pianopiano tornando ad un buono stato di forma, fisica e mentale. AVANTI così VIOLA.
32^  Campionato
GOAL: Cuadrado; Gonzalo (R)
Neto 5,5
Mai impegnato praticamente, sul gol non sembra troppo "felice" come posizione
Tomovic 6
Torna a destra e sicuramente si trova più a suo agio
Diakite 7
Centrale è più sicuro e trova una prestazione super
Gonzalo 7
Gran partita e punto esclamativo col rigore trasformato
Pasqual 5,5
Impreciso e titubante sul gol dell'Udinese
Aquilani 6+
Ci mette grinta e coraggio, poca precisione
Pizarro 6,5
Fa girare la squadra come ai bei tempi
Ambrosini 6
Prestazione di sostanza
Cuadrado 7,5
Il migliore. Torna devastante tornando a giocare davanti
Matos 6-
Sbaglia un gol abbastanza facile ma poi lotta ed è vivace
Ilicic 5
Non pervenuto
Matri sv
Wolsky sv
Andow sv
All. Montella 6,5
La squadra non ha molti obiettivi in campionato ma riesce ad essere pronta e viva. Tornando al 3-5-2 sembra tornata al suo vestito più comodo e meglio "portato".

sabato 5 aprile 2014

Come se fosse....

Kiave di lettura n° 77

In un periodo in cui, dalla politica alla chiesa, "DALLE RADIO ALLE CASE", da mode sempre più esplose di inglesismi e vocaboli a casaccio a chi non è nessuno ma qualche ruolo ha fatto credere di colpo di essere un poeta o un filosofo, da giornalisti che non hanno la capacità di analisi nemmeno di un'operazione di matematica elementare ad autoincoronati portatori di concetti alti, non si fa altro che usare parole a caso tanto per sentire come suonano insieme, il "supercazzolismo" è diventato quasi un titolo di studio da mettere sul proprio CV.
Non importa il significato o il concetto, basta colpire l'attenzione e sostanzialmente darsi un tono; si uniscono frasi e termini magari roboanti ed il gioco è fatto. Non importa far capire gli altri o avere alla base davvero un pensiero costruito, basta esporlo in maniera comunicativa efficace. 
A me scappa sempre da ridere in maniera ed inflessione "verdeacida" ma soprattutto mi viene alla mente quella che era davvero un'arte. Quella originale. Quella della supercazzola ufficiale col marchio DOC
E così oggi la Kiave di lettura cita e propone un pezzo storico....buona lettura e buona visione...
Custode: No, no, guardi no...no...non si può mica parcheggiare qui nel camposanto, no 'un si pole...
Mascetti: Sbiriguda, supercazzola brematurata
Custode: eh?
Mascetti: no dico brematurata la supercazzola?
Custode: ah 'un capisco...
Mascetti: con scappellamento a destra?
Custode: ah!!! Le cappelle!! Le sono là, guardi a destra...la...ma qui 'un si può parcheggiare...
Mascetti: no..no, volevo dire, occhiello di privilegio come se fosse Antani per lei..ispettore tombale...
Custode: ispettore? Ma che dice?
Mascetti: ispettore...
Custode: ispettore?
Mascetti: ...con fochi fatui...
Custode: e per quanto tempo sta qua?
Mascetti: quintana...o setta....
Custode: ah...ah..
Mascetti: intanto trivi la confraternita pulitina...
Custode: ah una pulitina eh...
BIGNAMI: da youtube uno spezzone di "Amici Miei Atto II"