venerdì 27 giugno 2014

Difficile ma da non perdere

Kiave di lettura n° 89

Quando mi è stato regalato questo libro mi è stato premesso "leggilo in un periodo in cui stai bene e non hai particolari pensieri o simili". Ed effettivamente il consiglio era particolarmente azzeccato, anche se inizialmente poteva sembrare una pubblicità al contrario. Ecco, sulla mia Kiave di lettura invece potete andare liberi.....  
MELANIA MAZZUCCO - "Un giorno perfetto" - BUR extra Rizzoli
"Un giorno perfetto" è uno di quei libri in cui la qualità della scrittura e la capacità di racconto dell'autore vanno oltre e superano l'osticità dell'argomento del libro. 
Sicuramente per il libro ripeterei il consiglio ma aggiungerei anche che va comunque letto, certamente in un periodo non di "pochi sorrisi" o di pensieri già presenti numerosi, ma da non perdere.
Tragicamente di attualità vista la cronaca di questi giorni, la Mazzucco fotografa un argomento molto delicato con descrizioni che aprono testa e cuore non tralasciando in certi momenti neanche il piccolo pizzico di ironia necessario per smorzare altrimenti un sapore troppo forte. 
La rappresentazione della giornata in cui in realtà scorre una vera e propria vita piena di fatti, pensieri e sentimenti è una trama non totalmente originale ma è usata perfettamente per questo libro. Il viaggio che viene compiuto accanto ai protagonisti durante "IL GIORNO DI DOLORE" ed al giorno più normale della loro vita, permette la conoscenza degli stessi sia dal punto di vista più di facciata che da quello più profondo, riuscendo in molti momenti a sentire quasi i loro pensieri messi per scritto dalle varie situazioni che si susseguono. Dall'amore profondo più o meno "perfetto" "quando fu che lei divenne lei?", dalla famiglia più o meno tranquilla economicamente "la gente senza troppi soldi si svena per i figli per tacitare il senso di colpa di chi sa di non potergli dare una vita che vorrebbe", dalla coppia divorziata ai loro problemi "aveva smesso di aver paura della morte il giorno in cui era nata la figlia", dal professore con difficoltà di vivere totalmente la sua vita al suo modo di apparire "per amare bisogna buttarsi su tutti i progetti che passano senza chiedere niente", dalla coppia vip ai loro scheletri più o meno nascosti "per come cammina nervosa in fretta come stesse perdendo un treno, per la cura con cui maneggia le cose, perchè sa che possono rompersi, perchè è presente anche quando ti ignora, per la malizia che ammicca nell'oscurità della pupilla, per tutto ciò che di lei non so". Protagonisti principali che lasciano il palcoscenico ai comprimari rendendoli pieni di luce e di interesse nonostante l'affiancamento avvenga anche durante il percorso grigio della giornata "non ho mai tempo per le cose importanti, che vita è? come sono stata intrappolata?" . In alcune pagine è vero la scrittura sembra pesare un pò di più, si fa quasi pesante, ma di argomenti densi non di ripetitività o banalità. Il percorso del libro, della storia e della giornata si incanala su un binario pericoloso, grigio e scuro ma non fa perdere mai interesse al libro, anzi. Lo accompagna con interesse non banale verso un finale in parte atteso in parte no, sempre riuscendo a non perdere di vista l'obiettivo di rendere non pesante la trama ma solo affascinante ed avvincente. E riuscendo anche a prendersi i complimenti, davvero sinceri.
BIGNAMI: Un esordio (per me) da voto altissimo in pagella, un regalo (grazie) azzeccato, una lettura (con la premessa fatta) da non perdere.

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