mercoledì 27 agosto 2014

Navi che arrivano...

Ascoltavo distrattamente la radio stamani quando lo speaker di turno ha lanciato il servizio sul nuovo sbarco di persone in Sicilia, sull'emergenza che continua senza interruzioni, sulla difficoltà di gestione degli arrivi, sul collasso delle strutture che dovrebbero ricevere e gestire le persone che arrivano. Già perchè alla fine, sicuramente ci sono problemi economici, logistici, di gestione, di ospitalità, di difficoltà delle persone che vivono nelle terre mete degli arrivi,  di sovradimensionamento dei luoghi degli sbarchi...tutto vero, verissimo....ma alla fine c'è la vita di migliaia di persone in ballo. Cosa che sfugge a (quasi) tutte le analisi.
Migliaia di persone, migliaia di vite...migliaia anche e soprattutto di vite che non ci "sono più", a cui purtroppo ormai siamo tristemente e indifferentemente abituati. A vite che sono drammaticamente segnate solo per il fatto di essere stata abbinate a terre più difficili, complesse e maledettamente meno semplici di quelle di altri come noi che facendo davvero un piccolo tragitto, definibile quasi come "QUANDO SPOSTI APPENA IL PIEDE", ci troveremmo da loro e forse capiremmo tante cose.
Mentre il servizio andava e il problema unico che emergeva era come rispedirli il più velocemente e drasticamente possibile a casa loro, a me in realtà in testa è apparsa la canzone di Danielino, quella che ritengo la più bella di un album (S.C.O.T.C.H.)davvero molto bello: "Le navi"
Ho riascoltato le sue parole "dobbiamo approfittare di questi venti gelidi del Greco e del Maestrale", ho quasi visto la speranza negli occhi di chi ha pensato "lasciamo che ci spingano al di là di questo mare" e il velo di tristezza in chi ha realizzato invece che "non c'è più niente per cui piangere o tornare"; con il desiderio comune di "giorni vergini e comunque giorni nuovi" per ottenere la possibilità di sostenere che "ci inventeremo regole, ci sceglieremo i nomi".
Ed allora mi va di postarla, una vera e propria poesia per una situazione che di poetico ha davvero molto, troppo poco.....
BIGNAMI: Daniele Silvestri - "Le Navi"

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