sabato 14 febbraio 2015

Matto come un....formaggio....

Kiave di lettura n° 122

Il post di oggi allarga il mio personale Katalogo di scrittori e porta alla conoscenza di un nuovo autore, al personale esordio quindi con Kiave di lettura ed il prezioso "libriccino del precisino" (by Boccia) dove appuntare i libri appena letti.
PAOLO NORI - La banda del formaggio - Marcos Y Marcos
Capita che l'avere degli "inviati" particolari ti permetta di avvicinarti a novità letterarie e "FACCE CHE NON CONOSCIAMO CE LE" ritroviamo come nuovi percorsi da scoprire. Così, vengo a conoscenza di uno scrittore a me ignoto, se non per averlo visto su qualche scaffale nelle continue gite in libreria.
Stile da assorbire che parte lasciando un po' perplessi ma non smette mai di "invogliare" a continuare a leggere. "E' matto matto" è stata una delle premesse alla lettura che mi è stata fatta da chi mi ha "istruito" al libro.
In effetti stile e modalità di racconto sono molto personali, anche nella rappresentazione del libro come la totalmente differente dimensione dei capitoli alla numerazione particolare che per un "precisino" come me saltano subito agli occhi come cosa "strana".
Per quanto riguarda la storia si mescola tra scrittori ed editori fino ad arrivare a trattare malattie e ipocrisia del mondo letterario con riferimenti e non solo anche a gesti "personali e definitivi". Stile personale senza dubbio ma descrizioni e pensieri in cui riesco per paradosso a rivedermi, come il racconto della voglia di andare a correre e la "fatica" nel trovare il momento per farlo oppure l'obiettivo e l'ambizione per "il discorso da un secondo e due decimi" oppure la frase che spesso mi capita di dirmi "per il momento ho scritto solo il titolo ma ce l'ho tutto in testa". Il romanzo si incentra principalmente su stati d'animo che non su racconti "quell'esaustione che te sei esauto ma stai d'un bene" "sei sollevato sì  ma anche un po' infastidito" "e poi avevo pensato che era stanco di essere stanco e dopo comunque lo stesso era stanco" di una storia da una trama più o meno particolare e più o meno avvincente. Alla fine per i miei canoni e "gusti" letterari la mancanza di una "storia più protagonista" un po' si sente ma lo stile e la capacità di rappresentarsi come un "matto matto" come preannunciato rendono il libro interessante e la voglia di sfogliare pagine su pagine non diminuisce ma aumenta. Non si perde mai la leggerezza anche nei punti più neri e il racconto di sensazioni ed emozioni segue un percorso molto godibile...avere certi "inviati" porta ad avere dei vantaggi....
BIGNAMI: forse poca storia per i miei canoni ma impatto comunque positivo con una penna "particolare" ma molto molto gradevole...

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