sabato 11 aprile 2015

Viola Pop da applausi...lunghi convinti e viola...

Kiave di lettura n° 130

Della passione che lega una tifoseria ad una squadra ed in particolare la squadra viola col giglio alla sua Firenze, chi frequenta questo blog ha già sentito parlare spesso e chi ha avuto il buon cuore di acquistare anche "Una Passione da 10" ancora di più.
Nell' ebooK dal cuore viola la passione e la "follia" per la squadra venivano raccontati prendendo spunto dai dieci anni di Della Valle, il maestro Benedetto Ferrara ha deciso invece di farlo con la sua chiave: l'enorme ironia mista a romanticismo, con un sottofondo di buona musica dal vivo.
Da un regalo azzeccatissimo (grazie Ila!!!) infatti ieri sera mi sono gustato il buon Ben intrattenerci per circa due ore con il suo ViolaPop. Insieme a Leonardo Venturi, una piacevole scoperta per me, Benedetto parte da un pezzo di telecronaca di Guetta ad Wembley pochi istanti prima che il Bati ci desse una delle più grandi soddisfazioni da tifosi viola. Il racconto parte da lì e dalla diversa posizione in cui i due si trovano, uno in piazza Pitti con gli amici l'altro in tribuna a scansare le occhiate degli altri giornalisti britannicamente spocchiosi "e c'era da capirli loro avevano tutti giocatori mondiali anche coi nomi belli noi eravamo alla prima grande volta...e poi vuoi mettere Winterburn, Petit...senti come suonano bene mica come Rossitto, Firicano.....ma noi avevamo il Bati....loro no". Da lì parte un racconto della serata, poi succeduto dal racconto della rivalità con i Gobbi, allo stile comunicativo dei giornalisti e dei tifosi, ad un salto nel futuro ideale per tornare ad abbracciarsi sul divano alla fine dell'azione di inizio spettacolo.
E' uno spettacolo perfetto per tutti i tifosi viola, a partire dal palco con scenografia solo viola ("Onora il padre", "ore decisive per Longo" "ìBati", ecc) si passa dai momenti di esaltazione del 4-2 della partita assoluta alla depressione del recente sgambetto subito "dall'Ascoli in amichevole" il tutto intervallato con musica di livello suonata dal vivo da Nutini e Orlandini della Bandabardò.
Venturi parte piano, inizialmente sembra impacciato, Benedetto è subito perfetto col suo stile ormai noto per chi lo segue sia come giornalista che come blogger che come "inventore" di ironia. Sarebbero infinite le citazioni e nemmeno corrette per chi lo spettacolo vorrà andare a vederlo stasera e nelle repliche che si spera arriveranno. Passano in rassegna Cois, Giani, Bucaro, AntonioUnico10, Rui, Bati, Baggio, Borja, Zagano, Vittorio, Guetta, Isler ed un'infinità di personaggi che chi è viola riconosce prima che Ferrara finisca il loro nome "PERCHE' SANNO TUTTO DI" quella magia chiamata Fiorentina.
Non c'è un momento di pausa, forse l'unica involontaria quando ai due mattatori viene annunciato la presenza di Borja a teatro cui Benedetto stava facendo una vera e propria ode, autoflagellandosi per avergli dato una volta 5,5 e esaltandolo per la sua classe in campo e naturalezza fuori tanto da sentir dire come disco rotto a tutti "sai chi ho visto aì coppe a fare la spesa? Borja". Immancabile la discesa tra il pubblico per l'inchino al cuore di questa Viola e la richiesta di autografo.
Il resto di ViolaPop colpisce per la capacità di mischiare ironia e romanticismo di questa enorme passione, per la bravura dei due (più due) sul palco e delle altre spalle che intervengono in "audio": dal fantomatico DorianGray Isler a i tifosi guelfi e ghibellini costante di firenze, da un Borja finto ascoltato da quello vero a un Abete ancora in Brasile. I monologhi non rischiano di annoiare, oltre che per l'argomento che appassiona un cuore Viola come il mio, per la varietà....da il suv della Fiat venduto solo a Nardella ai cori dello stadio recitati da Venturi in modo spaziale e poi cantati a tutto volume da tutto il Puccini, dall'inno di Narciso Parigi suonato dal violino a un video in cui passano in rassegna pezzi di cuore viola, sia come personaggi che come eventi. Nella parte finale, e non solo ma lì soprattutto, ironia e romanticismo diventano anche vere e proprie dichiarazioni d'amore come quando Ben ascolta uno dei suoi pezzi tutto mano sul cuore dopo aver parlato di un novembre freddo in cui fuori da una chiesa qualcosa d'importante s'è allontanato per sempre o come quando son citate pezzi di famiglia che hanno dovuto sopportare ed amare queste passioni o altro, donando il loro amore. "E' amore" si potrebbe chiamare quella parte di spettacolo ed è la giusta ciliegina su una torta ricca e gustosa. Di quelle che vorresti non finissero perchè ti hanno trasmesso tante risate, tanti "brividi" da momenti belli passati vissuti dalla Fiesole o in compagnia, tanti ricordi dei momenti diversi del percorso dello spettacolo, relativi anche a chi questa passione te l'ha passata attraverso il DNA. Applausi a scena aperta alla chiusura, non solo per l'inno usato come sigla finale per i titoli di coda, ma per uno spettacolo DA NON PERDERE assolutamente. 
Ancora grazie a chi ha pensato a questo regalo ed applausi convinti e meritatissimi a tutti, da autori ad interpreti più o meno principali. Ed uno speciale un po' più lungo a quel cuore viola commosso e ironico che ieri sera ha davvero dato il meglio di sè. Complimenti Benedetto, davvero di cuore e non per le tue bacche di Gogi o per il Seitan, ma per un sapore vero, puro e fiorentino che hai messo in questo spettacolo. Secondo me anche quel cameriere in camicia bianca e pantaloni neri di diversi anni fa in ritiro ti stringerebbe la mano convinto e ti porterebbe "un coca ghiaccio e limone....". Applausi Ben.

4 commenti:

  1. da fb:
    Oh mamma icchè un dev'essere stato. E come da manuale me lo son perso!
    Maso

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    1. Maso se "ricapita" in giro...o esce dvd o simile....DA NON PERDERE!!!

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  2. da fb:
    Grazie kappa! :-)
    Benedetto Ferrara

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    1. OhiOhi il commento di Ben....per riprendermi mi ci vuole coca e limone di Buharo e un crocifisso dimensione 1a1.... Grande Benedetto, ancora applausi!

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