domenica 31 maggio 2015

Una nuova piazza....

Kiave di lettura n° 137

Da una kiave di lettura della scorsa settimana che provava a raccontare un libro impegnato e per niente "LEGGERO C'E' QUALCUNO" che si aspettava qualcosa di diverso questa settimana, magari sempre un po' libro ma di stile e genere totalmente diverso? Beh, se c'è quel qualcuno sarà accontentato.... 
GIANNI SIMONI - "Piazza San Sepolcro" - TeaDue
Il libro di questa settimana infatti è di un genere totalmente diverso, un bel giallo facile da leggere che non fa abbassare mai attenzione o voglia di leggere. Gianni Simoni, l'autore, era una "penna" nuova per me. L'ispettore Lucchesi, protagonista del libro, ha uno stile un po' diverso dai tanti commissari trovati sulla mia strada nel corso della lettura dei vari autori. Per niente incanalato nelle normali procedure investigative, dai metodi personali e personalistici, un uomo spesso messo alla prova dalla cultura inesistente di certe persone e dal carattere burbero formato negli anni anche attraverso queste sfide non sempre facili da provare. Un uomo dalla poca inclinazione al sentimento comune "bene come si è soliti rispondere in questi casi. se devo essere sincero sto di merda e ci mancava pure il Natale." dalla non predisposizione a parlare tanto che ogni sua dimostrazione di sentimenti rappresenta un evento "adesso anche l'ispettore Lucchesi piangeva. Finalmente piangeva anche lui" "il cuore aveva ripreso a battergli in petto come un tamburo" e spesso invece questa sua assenza di condivisione porta a situazioni difficili "mi sento come uno straccio usato, strizzato e buttato in un angolo". La storia del giallo si indirizza su due binari non paralleli che non hanno punti in comune, a differenza ad esempio delle vicende di Montalbano, se non per la presenza dell'ispettore e dei suoi colleghi nel dover gestirle e risolverle, ovviamente con un metodo non sempre totalmente allineato a quello che "il regolamento" prevederebbe "credo di aver agito solo come un uomo che ha la pelle nera come la mia e che sicuramente si è fatto condizionare da tutte le ingiustizie subite da sua madre e dalla madre di sua madre e da chi è venuta prima di lei".
Una penna particolare, non troppo attenta alle descrizioni o ai discorsi ma incentrata sulle vicende e sul tentativo, riuscito, di tenere viva l'attenzione sul romanzo e sul racconto. Personaggio principale che parte "noto", per l'ormai elevata presenza di ispettori/commissari/detective nel mio personale Katalogo, a che presenta tracce e caratteristiche nuove diverse e rispetto a quanto già visto altrove. Buona lettura, non banale, giallo interessante, esordio da mettere tra quelli positivi.

domenica 24 maggio 2015

A proposito di Giulio

Kiave di lettura n° 136

Ieri era un giorno di quelli che ogni anno non passano inosservati, di quelli dove la memoria corre di più ed il ricordo si fa strada. Una volta tanto anche la Rai ha fatto la scelta giusta ed ha programmato in prima serata "La mafia uccide solo d'estate" (che mi è piaciuto quasi più della prima volta che l'avevo visto) film davvero centrato e che apre menti e cuori. Un film che racconta la mafia in maniera diversa ma anche quasi più forte di alcuni precedenti film del genere, un'opera prima di Pif che colpisce per intensità e profondità. Ma su Pif avevo già scritto, così ho deciso dopo un po' di assenza, di far tornare nella kiave di lettura del venerdì (...in ritardo) la mia personale libreria con un libro particolarmente in linea con il film di Pif.
Libro "particolare" e particolarmente "pesante" per la sua importanza ed il suo significato, cercando di mantenere alto il principio fondamentale di non dimenticare le vicende importante della storia del nostro Paese
GIULIO CAVALLI - "L'innocenza di Giulio" - Chiarelettere
La lettura del libro di Giulio Cavalli è dovuta ad un azzeccato regalo (GRAZIE!), mirato e realizzato dopo il mio apprezzamento per l'autore derivato da uno spettacolo a cui ho assistito nello scorso dicembre. Lo spettacolo era "Nomi, cognomi ed infami" e, grazie al solito preziosissimo inviato romano, mi ha fatto conoscere ancora di più e meglio un autore che già avevo avuto di "frequentare" per il suo blog e per il suo impegno nel tenere alta l'attenzione e la memoria di un popolo come quello italiano molto incline al dimenticatoio nonostante tutti "GLI SFREGI SUL CUORE" che la storia, recente e non, ci ha lasciato.
"Condurre dentro il processo del secolo e riapire le ferite in cui giacciono morti ammazzati, silenziati, ricattati e le bugie tutte in fila" è questa una sorta di premessa del libro. La fotografia di un libro dedicato al "divo Giulio" ed alla sua capacità di gestire questo Paese per un ventennio o giù di lì, con le sue trame e le sue ombre. La perfetta prefazione di Gian Carlo Caselli dà il giusto peso al libro e presenta perfettamente quello che verrà descritto da Cavalli e indirizza il lettore nel giusto binario della storia e della sua descrizione.
Sicuramente il tema non è facile da affrontare e da cercare di alleggerire o rendere sempre scorrevole, gli stralci delle sentenze e la storia ricca di nomi e personaggi non aiutano, ma la capacità di Cavalli è quella di tenere vivo sempre l'interesse. E' interessante e ugualmente agghiacciante rileggere le impressioni di Dalla Chiesa rispetto ad Andreotti "dalla Chiesa racconta che Giulio impallidì di fronte alla sue richieste decise di non riguardi verso certa parte di Sicilia" o come lo stesso Giulio vedeva Ambrosoli ed il suo omicidio "Ambrosoli se l'è andata a cercare", aspetti da tenere bene a memoria e da non dimenticare. Cavalli riesce inoltre, descrivendo i rapporti di Andreotti con la mafia, anche a tracciare metodi e caratteristiche della stessa associazione mafiosa "il nuovo prototipo di politico che serve alla mafia ha il volto pulito e la pancia del picciotto"  "4x100 il testimone è oggetto che ricopre funzione banale ma molto delicata: il passaggio" "la mafia conosce tutte le lingue del mondo: patteggia coi giudici, tratta coi potenti e sibila nelle orecchie di cittadini" che fotografano e dipingono al meglio quello che ha rappresentato e rappresenta la mafia in questo Paese.
Giulio "colpisce" il divo Giulio nel giusto modo, presentando e mettendo in fila la sua storia e le sentenze che l'hanno riguardato e che parlano chiaro, nettamente ed in maniera definitiva. Un libro da leggere o comunque da avere in casa, per evitare l'oblio, per evitare di non ribattere a chi potrebbe dire "ma in fondo...", per tenere memoria. E per certificare che "l'innocenza di Giulio" è davvero solo un titolo di un libro. Giulio Cavalli fa centro, come in quello spettacolo, anche se con passo e stile diverso. Qui da vero cronista/scrittore, là da autore e uomo da palco di spessore, comunque sia godibile ed apprezzabile..lui sì...il Giulio "giusto"...

venerdì 15 maggio 2015

Fischi meritati

Europa League – Semifinali Ritorno
Fiorentina-Siviglia = 0 - 2
Neto
5
Due gol dalla propria area piccola
Savic
4
Neanche lontano parente del Savic di qualche mese fa
Gonzalo
5
Il meno peggio in difesa, sfiora il gol e poi uno dei pochi che prova a lottare
Basanta
4
Colpevole su entrambi i gol, serata devastante
Alonso
4
Non spinge e non riesce a mettere un freno a nessuno sulla sua fascia
Mati Fernandez
4
Solita partite prettamente inutile senza acuti e spunti
Pizarro
6
L’unica sufficienza per grinta e voglia. Il migliore, per modo di dire.
Borja Valero
5
Prova a metterci il suo stile ma non ci riesce quasi per niente
Joaquin
5
Corre e prova ad onorare la fascia da capitano, con pochi risultati
Ilicic
4
Tocchi e tacchi in una partita in cui serve grinta e determinazione. Rigore da incubo
Salah
5
Prova a dare qualche sprint ad una squadra ferma
Pasqual
4
Continua a crossare non capendo che non serve a niente
Badelj
5
Non si accende ma prova il tiro da fuori
Lazzari
Sv
Ci mancava giusto Lazzari
Montella
4
Imbarazzante come la squadra si sciolga quando c’è da tirare fuori orgoglio e voglia

Kiave di lettura n° 135

Ed anche il terzo obiettivo della stagione ieri sera se n'è andato. Ovviamente le premesse erano state messe la scorsa settimana ma il timbro finale è stato messo alle 21,25 poco più poco meno quando abbiamo visto bene di far segnare il Siviglia da dentro l'area piccola. A quel punto dovevamo farne 5 ed onestamente anche il più inguaribile degli ottimisti aveva perso ogni speranza.
Il solito prepartita "alto" doveva farci capire che la speranza dell'impresa erano davvero fioche fioche, il compleanno del Biondo (Auguri!) aveva dato anche la scusa perfetta per brindare una/due/tre volte in più ma alla fine quelli che sembravano più ubriachi erano si vestiti di viola come in curva, ma erano in campo. Dopo un iniziale possesso palla ed un pericolo portato da Gonzalo, il Siviglia ha fatto capire subito cosa volesse dire "essere squadra di un certo livello". Ha premuto un attimo, spinto un filino e ci ha messo in un angolo ed alla mezz'ora si poteva davvero "far festa ed andare alla Guerrina" (cit).
Fatti i due gol loro si sono fermati e noi siamo rimasti come ormai ci capita spesso nelle partite che si dovrebbero affrontare con grinta, immobili. La gara non aveva più senso e la famosa "partita della vita" annunciata ai quattro venti ha visto da parte nostra un solo tiro nello specchio con Badelj; neanche il rigore di Iliciccio (tornato ai suoi livelli) siamo riusciti a metterlo nella porta ma tra i pali in stile rugby.
I voti dati schematizzano due categorie, gli impresentabili con il 4 e quelli un po' meno impresentabili con il 5. Si salva per me solo il Pek, per averci creduto e provato da prima dell'inizio (chiedendo il sostegno) a dopo la fine (piangendo in mezzo al campo).
Alla fine mentre il Siviglia usciva tra gli applausi, i Viola tra i fischi. Immeritati secondo il mister, "questa squadra ha dato più di quanto ha ricevuto" la frase, non nuova. Mi scuserà il signor Montella se dopo non aver fischiato contro il Verona, contro il Cagliari, contro la Juve, contro il Napoli, contro la Lazio, contro il Sassuolo, contro il Genoa ieri all'annunciata partita della vita finita dopo venti minuti mi è finita la pazienza. Mi scuserà il signor Montella se trovo curioso giocare una tal sfida con Iliciccio unica punta e se credo che non sia colpa del "caso" o comunque di cause non imputabili per niente a lui, se questa squadra ha zero cinismo (parole sue). "Questa è la nostra dimensione" ci dice il Mister ed ovviamente la risposta di Enry come al solito fa centro in pieno "dalla mia dimensione lo mando in culo".
Detto questo ieri sera il Siviglia ci ha mostrato come si giocano certe partite, pur non avendo dei fenomeni di fama internazionale. Non mi pare che in finale di Europa League ci siano squadre con giocatori inarrivabili o molto più forti dei nostri, è vero la nostra dimensione non ci deve far pensare a vincerle tutte e sempre ma è anche vero che forse sperare di finire una semifinale meglio che con un passivo totale che recita nulla a cinque non è un pretendere troppo. Perchè in fondo anche ieri il Franchi era pieno e con la squadra, fino a quando quelli in campo non hanno dimostrato di essere mozzarelle invece che giocatori. A quel punto forse qualche fischio era da prevedere, ma non per il Mister evidentemente, per i quali siamo irriconoscenti e diamo poco, questa onestamente non l'avevo ancora sentita, "C'E' SEMPRE UNA" cosa nuova da imparare.
A questo punto l'unico obiettivo rimasto è confermare il piazzamento europeo per giocare di nuovo l'Europa League anche il prossimo anno, obiettivo un po' striminzito visto premesse e potenzialità (mi perdonerà il Mister se penso che questa rosa non è così scarsa come lascia intendere lui).
Peccato, Varsavia non era poi così lontana.....e soprattutto "buttarla via così da rammolliti" (cit) fa davvero rabbia.....davvero davvero peccato....comunque FORZA VIOLA.....sempre.....
"TAKKO AI' GIRO" - Spazio e commento tecnico BollinsGestito
"...i conti tu li fai alla fine. Squadra mediocre in tanti troppi elementi che smette di giocare a marzo con tutti gli obiettivi ancora aperti, con 9/11 all'ultima occasione di vincere qualcosa in carriera. Follia. Quel poco di buono fatto sono stati miracoli di un grande allenatore. Ci si sente a settembre. Forse...."

martedì 12 maggio 2015

Inframezzo......

Campionato – 35^
Empoli - Fiorentina = 2 - 3
GOAL: Ilicic, Saponara, Salah, Ilicic, Mchedelize
vedi la sintesi - tratto da violanews
Neto
6
Non troppo reattivo sui gol ma in altre occasioni presente
Richards
5,5
Confusionario e poco preciso tatticamente, corre molto
Gonzalo
5,5
Poco reattivo in alcune occasioni e spesso a spasso rispetto a Maccarone
Basanta
5
Poco presente si fa uccellare sul secondo gol in maniera netta
Vargas
6
Partita normale, buona corsa e buona tenuta difensiva anche se con pochi spunti offensivi
Badelj
6
Anche col turbante tiene la posizione e fa girare bene la squadra
Pizarro
6,5
Resta ancora il centrocampista con il passo e la presenza migliore
Aquilani
5,5
Ci mette più grinta che in altre occasioni ma spesso eccessiva, a livello di gioco poco o niente
Bernardeschi
6
Non eccelle, partita normale ma BENTORNATO davvero
Gilardino
5
La copia del Mario di questi tempi
Ilicic
7,5
Il migliore anche a questo giro. Due gol e la sensazione che sia tra i più in forma
Salah
7
Dà quella scossa al match che serve, in questa Fiorentina non può stare a sedere
Mati Fernandez
6
Utile per il possesso palla finale
Savic
6
Chiamato in causa non fa danni
Montella
6,5
Ricaricare pile e squadra non era facile dopo la batosta europea. Non scintillante ma col piglio giusto

L'attrattività della sfida era pari più o meno ad un cross dell'omonero in giornata di grazia. Un comodo inframezzo rispetto alla partita della stagione che arriverà giovedì con l'arrivo del Siviglia e della semifinale europea. Era il derby, ma a me la sfida coi cugini di campagna ha sempre suscitato poco interesse, perlopiù avevano anche imposto (la società del simpaticissimo Corsi....simpatico quasi come il cross suddetto del suddetto omonero...) un trentacinquino per sedersi sui tubi di ferro del fatiscente stadio Castellani, onestamente troppi, tanto che il "35 euro meglio darli all'Algida" della curva viola era la perfetta sintesi di ogni pensiero. Onestamente quindi sentivo la partita il giusto e l'onesto, con ancora negli occhi la simpatica mattanza di giovedì scorso
"IL MIO PENSIERO" veniva rinfrancato dal gol iniziale ed immediato di Iliciccio ma la prestazione restava su livelli medi tendenti al basso, tanto che "lo scivoloso Saponara" (cit) ci puniva nel giro di poco ed il pareggio era materializzato. Il Berna tornato dall'infortunio e Iliciccio in grande spolvero cercavano la giocata giusta ma solo con l'ingresso di SalahUnBelSouvenir , che "ormai è diventato prevedibile con il suo gioco" (cit), la partita tornava dalla nostra parte confermando la tesi abbastanza ovvia che "quelli di un paio di spanne superiori devono giocare sempre, sempre" (cit.). Ancora Iliciccio ci metteva al riparo da brutte sorprese con la seconda doppietta in una settimana, avvalorando la mia tesi "ovvia giù almeno si fa dù euro se si vende". Nel frattempo, per non perdere l'abitudine riuscivamo a far segnare Mchedelize entrato in campo più o meno da dieci/dodici secondi, facendolo diventare un bomber di colpo. Alla fine, nonostante che "senza punte si gioca meglio" (cit.), riusciamo a "patere" anche ad Empoli con qualche mischia ed un buon intervento risolutore del futuro/già gobbo
Adesso testa a giovedì, impresa difficile per non dire impossibile, ma crederci senza farsi illusioni non costa poi molto. Anzi #remuntadaviola ci deve accompagnare fino a giovedì alle 23.....poi si tireranno le somme. La "Remuntada" è termine spagnola e sarebbe molto molto divertente se a farne le spese fosse una squadra proprio iberica. AVANTI VIOLA, giovedì ti giochi tutta la stagione.
"TAKKO AI' GIRO" - Spazio e commento tecnico BollinsGestito
"....silenzio stampa, son proiettato a giovedì ed al 27...poi a me m'hanno fatto passare davvero la voglia eh oh ce l'hanno fatta, raccontami te come l'è andata vai...."

venerdì 8 maggio 2015

Matati...o quasi...

Europa League – Semifinale Andata
Siviglia – Fiorentina = 3 - 0
GOAL: Vidal, Vidal, Gameiro
vedi la sintesi - tratto da violanews
Neto
4,5
Non reattivo su due dei tre gol, colpevole gravemente sul secondo decisivo
Tomovic
5,5
Impreciso ma personalmente non mi aveva fatto così orrore da toglierlo ad inizio ripresa
Savic
5
Rischia il rigore e per tutto il match sembra fuori posizione e situazione
Gonzalo
6
Il migliore o meglio quasi l’unico non alla deriva totalmente anche se con diverse colpe
Alonso
5
Ci mette grinta, tra i pochi, ma soffre maledettamente anche per l’abbandono a cui è destinato
Mati Fernandez
4,5
Errore clamoroso ed irritante nel primo tempo che poteva cambiare la partita, errore in un buon contropiede tirando da fuori invece che servire Salah sulla corsa, punizioni a due all’ora
Badelj
5
Nel primo tempo compie un intervento grandioso nella ripresa fa pari regalando la palla del 2-0 poi sparisce
Borja Valero
5
Primo tempo non male poi zero assoluto nella ripresa con anche molto nervosismo
Joaquin
6
Tra i meno peggio, voglioso ma in difficoltà in fase di copertura lasciando in balia degli avversari i compagni di fascia
Gomez
4
Onestamente non pervenuto e costantemente in ritardo
Salah
5
Ci prova nel primo tempo con qualche sprint ma si mangia un gol notevole e poi sparisce
Richards
5,5
Non commette danni particolari ma neanche brilla
Pizarro
5,5
Sostanzialmente fa il compitino
Ilicic
Sv
Non giudicabile
Montella
5
Ennesimo 3-0 in una partita che conta. Scelte e cambi da valutare con diveri “?” così come la poca grinta della squadra

Kiave di lettura n° 134

Prendo spunto dal solito articolo scritto da applausi di Ben per provare a buttare giù due righe su questo tonfo europeo. 
mette in fila sensazione ed idee totalmente condivisibili, purtroppo, da chi ha visto la partita ed aveva nel cuore e nella testa la voglia di vederne una totalmente diversa da quella che ci costringe a vedere "MISSILI, BOMBE E COWBOY" che ci abbattono nella corrida sivigliana. 
Eravamo partiti non male con l'idea di far male per primi ma è rimasta solo ed esclusivamente un'idea, perchè come dice Ben "Joaquin che lancia un pallone meraviglioso per Mario Gomez e lui, il tedesco, che la spedisce altrove" ma non solo per quello. 
Perchè alla fine le vere palle gol il buon centravanti "con tutto il gel a posto" non se le cerca, è in ritardo è irritante e merita ad essere buoni 4 pieno, ma
Sì c'è un ma. Anzi diversi. Perchè Mati dall'area piccola con la porta spalancata becca il cartellone pubblicitario più lontano. Perchè sempre MatiRabona in contropiede lanciato a rete invece che cercare in profondità SalahUnBelSouvenir lanciato a pieni giri porta palla e sparacchia il suo solito tiro sghembo, un po' come se uno tra ordinare una carbonara appena cucinata nel miglior ristorante possibile e prendere un mars scaduto al distributore scegliesse la seconda. Perchè lo stesso Salah a due passi dal portiere lo centra in pieno con un tocco molle che nemmeno il piede del Marco Rossi di annata. 
Lo stesso Mati poi chiude il tris con un tiro addosso al portiere e lì la nostra partita finisce. Già perchè nel frattempo la squadra sivigliana "è spietata. Cerca la porta. La vede. La trova" e così al primo affondo ci buca ed a quelli successivi ci fa ballare la rumba. 
Nella ripresa servirebbero attributi e grinta. E quindi ne prendiamo altri due; anche perchè mentre dalla panchina spagnola si continua ad urlare e mettere la squadra nel giusto modo, nella nostra siamo fermi e si cambia un terzino con un altro terzino. Siamo assaliti dalla voglia sivigliana, ma non la nostra di rialzarci la loro di chiuderla visto che sentono aria di paura. Infatti ancora Vidal, che per tutta la partita ha fatto quel che ha voluto non trovando ostacoli o cambi di modulo nostro, ci punisce grazie anche all'aiuto dell' futuro/già gobbo che becca un gol che nemmeno io quando sostituivo Matte nel glorioso Geppo. Il 3-0 è nell'aria ed arriva tanto per far segnare anche Gameiro dopo appena 10' dal suo ingresso. 
Per tentare il pari finale, togliamo il suddetto Mariooooo "che ci sei anche te?!?" che comunque restava l'unica punta a disposizione, per giocarci le ultime possibilità di gol "riapri-speranze" con il falsonueve e l'immancabile possesso palla. All'idea il Siviglia è ancora lì che ride e senza neanche un piccolo spavento festeggia il 3-0 finale.
Chiaramente adesso ribaltarla sarebbe roba da leggenda e di quelle che restano negli annali ed ipotizzare di fare tre gol senza prenderne nessuno....beh è roba molto fantasiosa ai limiti dell'utopia (o forse ben oltre) vista la nostra pericolosità assoluta sottoporta e l'incapacità di superare le sfide che contano senza gol subiti. Ma è l'ultima speranza della stagione, giochiamocela. Senza illusioni e magari con la voglia di far "ridere meno" i sivigliani che ieri ci hanno fatto uscire con le orecchie basse. 
"Parola d'ordine per una settimana..REMUNTADA....poi eventualmente da venerdì prossimo via a i processi di tutti i criticoni...crediamoci.." scrive oggi Samu. Beh roba forte da credere veramente, non so se riesco ad allinearmi totalmente all'idea ma non credo sia il caso o meglio il momento di andare oltre nelle critiche. Giovedì finirò la voce col FORZA VIOLA....sempre e comunque....per incitarli e spronarli a provarci, vediamo se si degnano di tirare fuori gli attributi visti per una ventina di minuti ieri. Poi si valuterà
"Immaginare la finale è roba da alcolisti in botta", caro Ben noi di solito il prepartita lo "carichiamo" benbene da questo punto di vista ed a questo giro forse dovremo impegnarci ancora di più, ma fino a giovedì prossimo alle undici alla fine un granello di speranza resta.........magari saranno i segni lasciati dai precedenti prepartita.....
"TAKKO AI' GIRO" - Spazio e commento tecnico BollinsGestito
"
....basta mati, salah mah, con il nero siamo a posto...l'è tutto l'anno che ti dico di questo centrocampo i nodi son venuti al pettine, tutti insieme, nei momenti che contavano...vabbè ci si aggiorna a settembre spero di non rivedere un centrocampo pek, mati, borja alla prima di campionato...."