mercoledì 30 marzo 2016

...'unc'è partita...

A me Roma piace ed ogni volta che mi capita di andarci è comunque una giornata che ha il lato positivo di vederla, anche quando il motivo della visita è il lavoro ed il tempo per apprezzarla è poco. 
Poi però.....
Poi però "OGNI VOLTA CHE IO" mi allontano anche solo per un po', al ritorno è sempre una scoperta particolare, uscire da quei binari, attraversare una parte di piazza, alzare lo sguardo e trovarla lì....unica....ed anche se mantengo il giudizio positivo su Roma, beh.... 'unc'è proprio partita......

lunedì 28 marzo 2016

Dopo un bel po'...

Kiave di lettura n° 176

Dopo un bel po' torna una kiave di lettura che va ad infoltire gli scaffali della mia personale libreria e le righe del mio Katalogo
JO NESBO - "L'uomo di neve" - Pickwick
Anche qui dopo un bel po' di attesa, torno a parlare di uno degli autori più "citati" in queste pagine di blog.
A differenza di quanto di solito ho fatto nelle puntate precedenti, non ho abbinato la lettura della nuova storia di Harry Hole alle vacanze estive o invernali e questo ha in parte influito con la difficoltà di coinvolgimento iniziale. In parte per il numero di pagine come al solito non limitate (oltre 500), in parte per le storie mai banali o automatiche di Hole l'inizio è stato lento, la possibilità di non avere tanto tempo da dedicare alla lettura ha tenuto basso il ritmo ed il coinvolgimento almeno inizialmente. La storia è come sempre di "QUELLA CHE FERMI" e riavvolgi nel vedere di nuovo Harry alle prese con i propri demoni ma anche con storie che più tenta di nascondere e più riaffiorano, prima tra tutte quella con Rakel "erano stati così vicini l'uno all'altra che dopo, quando non lo erano più, il ricordo è diventato irreale, come un sogno dimenticato in fretta perchè avvenuto solo nella mente" in cui i colori gialli del libro prendono sfumature rosse vive di passione, amore e liti pesanti che testimoniano l'attualità della storia. Come sempre il caso che dovrà affrontare è complicato, intricato e soprattutto misterioso per gran parte del racconto e solo l'esperienza e l'intuito "la cosa più interessante è quella che non vedo" di Hole riusciranno a non rimanere confuse ed abbagliate. Nuovi personaggi si affacceranno nella vita del commissario (anche perchè nelle precedenti puntate in diversi avevano abbandonato la scena definitivamente....) con l'ingresso di Katrine, nuova collega, le cui caratteristiche sorprendono per vari aspetti ed in varie circostanze, ed in tutte inganna. Come accennavo sopra, la storia personale con Rakel che sembrava nelle puntate precedenti, ed anche in questa, ormai capitolo chiuso "ormai il muro era eretto, un muro indistruttibile di silenzio" riserva sorprese in diverse direzioni "non era affatto certo che una donna così bella non avesse davvero alternative migliori", così come le vicende che si susseguono nel caso che da una semplice "sparizione" si dipana lungo le vie del serial killer che spaventa città e polizia "avere paura di quello che non si conosce è una reazione naturale e chi non ce l'ha non vive a lungo" e non può che chiamare in causa Harry. Chi ormai conosce lo stile di Nesbo si aspetta di tutto e non si meraviglia di nessun sviluppo, ma questo non vuol dire che il suo saper inventare percorsi avvincenti e nuovi alle sue storie non riesca a colpire ogni volta, dando alla storia la scena principale da cui però le caratteristiche del protagonista e la sua vita personale non escono mai  "voleva scappare però voleva anche essere ritrovato". Percorsi e crimini si susseguono con il ritmo di pagine numerose che piano piano diventano sempre meno numerose e difficoltose e sempre più avvincenti e scorrevoli, riuscendo come sempre nell'intento di legare chi legge alla storia e sapere dove la stessa potrà andare a finire. Come sempre consigliato, come sempre quattro stelle (anche se meno "piene" di altre volte) su cinque la mia valutazione. Alla prossima Harry.

lunedì 21 marzo 2016

Metro di giudizio

Zarate - espulso e tre giornate di squalifica


Perisic - ammonito


Borja Valero - espulso e quattro giornate di squalifica


Bonucci - ammonito

Tranquilli alla fine si compensa tutto, basta avere uniformità e lo stesso metro di giudizio. Oddio metro per questa gente mi pare esagerato, facciamo millimetro e son generoso. VERGOGNOSI.

domenica 20 marzo 2016

Confidiamo nella sosta...

Campionato - 30^
FROSINONE - FIORENTINA = 0-0
GOAL: -----
PRIMO TEMPO:
Dopo un turnover poco comprensibile nell'ultima domenica, Pauuulo decide di affidarsi alla squadra classica lasciando a sedere però quello che in questo momento è il giocatore più in forma, Tello. L'inizio è soprattutto di possesso palla con una grande occasione divorata da Iliciccio, che pare davvero tornato quello abulico e poco incisivo di inizio campionato scorso, e una punizione invitante calciata male da Alonso. Nella parte centrale del tempo, grazie soprattutto a molti calci non sanzionati ed una maggiore grinta i padroni di casa prendono campo e impegnano Tata da lontano e con un paio di potenziali occasioni. Ma è sul finale che la partita si accende, Blanchard meriterebbe il rosso e noi meriteremmo il rigore ma figuriamoci...così la prima vera grande occasione è quella di Kalinic stoppato con una splendida scivolata da Blanchard (fosse stato espulso dagli spogliatoi era più lunga la scivolata). A un minuto dalla fine accade di tutto, bella palla per Kalinic che si libera bene, palo interno, palla a Borja e miracolo di Leali, di nuovo Borja traversa interna e di nuovo a Kalinic che si libera ma deviazione e angolo, da non credere ma finisce il tempo e siamo 0-0.
SECONDO TEMPO:
Riprendiamo da dove abbiamo lasciato con un inizio che lascia una buona impressione, Borja costruisce gioco e ci tiene alti in modo costante tanto da sembrare quasi un forcing di fine match: Berna che trova una deviazione che strozza un po' un tiro quasi a botta sicura, un colpo di testa di Vecino che fa fare un miracolo di nuovo a Leali, Badelj che spara alto, Kalinic si gira e Leali c'è e dopo poco ancora Berna impensierisce il portiere che non permette poi il tap-in a Kalinic. Nel mezzo Gori festeggia il 123° fallo senza essere espulso (visto che già nel primo tempo era stato graziato più volte e solo ammonito) e Iliciccio continua a non dare segni di vita, ma ad uscire è Berna.per Tello. Dopo le numerose occasioni non sfruttate la squadra si spegne in modo preoccupante e il Frosinone ne approfitta un po' e da un mezzo fallo su Roncaglia, tal Kragl spara un missile che si stampa sulla traversa. Poco dopo Tata regala un'occasione su rinvio da museo degli orrori ma poi ci mette una pezza. Nel finale entra anche Zarate ma non ha l'impatto di altri match, mentre Baba non fa in tempo nemmeno a toccarla, finisce a reti bianche.
KOMMENTO:
Torniamo dalla trasferta in terra frusinate (pare si dica così...) con una prestazione che per certi momenti ha fatto rivedere una squadra combattiva e con una buona produzione di occasioni, troppo limitati però come momenti. "NON VOGLIO SMETTERE" di pensare positivo e non voglio vederla così negativa come da altre parti leggo (onestamente non mi è parsa una partita totalmente insufficiente e drammatica...Fiorentina.it non ha dato neanche una sufficienza, forse hanno visto un'altra partita) ma è chiaro che siamo in un periodo "inceppato" dove ci riesce non moltissimo, la fortuna non ci dà una mano e sull'aiutino abbiamo rinunciato quando abbiamo deciso di tifare viola. In altri stadi è più facile e quando sei avanti due a zero e gli altri rialzano la testa non ti buttano fuori un terzino ad inizio ripresa e ti annullano il possibile 2-2 che sarebbe stato il secondo nel giro di quattro giorni, a noi questi colpi di fortuna non accadono. Poi chiarissimo che davanti siamo spenti ed il gioco latita, che qualcuno sembra la brutta copia della prima parte di stagione e che sembra si sia rotto qualcosa di importante, chiarissimo ed evidente. Ma sfruttando la sosta nel verso giusto e ritrovando un po' di serenità, possiamo ancora dare un bel senso a questa stagione e chiudere "all'altezza" dell'inizio di questo campionato. Partiamo dalla mezz'ora a cavallo tra primo e secondo tempo e quel forcing che ha fatto rintravedere la Viola giusta, quella che può finire al giusto livello questo percorso. FORZA VIOLA....Sempre...
"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...un punto alla volta s'arriva sesti...si va di nulla..."
LE PAGELLE
Tatarusanu 6
Chiude quando lo deve fare anche se ci fa prendere un grandissimo spavento sul rinvio errato
Roncaglia 5,5
I pericoli in fase offensiva arrivano sempre dal suo lato
Gonzalo 6,5
Comanda bene la difesa ed annulla Ciofani
Astori 6
Impreciso nel far ripartire la squadra ma puntuale nella fase difensiva
Bernardeschi 5,5
Ogni tanto ci prova ma nei tiri è impreciso o debole, nelle giocate non brillante
Badelj 5,5
Fa girare la squadra ma sembra sempre con le marce troppo basse
Vecino 6,5
Grinta e passo, sfiora anche il gol
Alonso 6-
In costante progressione sulla fascia crea sbocchi anche se non troppo precisi
Borja Valero 6,5
Cambia in continuazione posto e ruolo mantenendo la leadership di questa squadra
Ilicic 4,5
Non dà segni di vita
Kalinic 6
Sembra aver un buon ritmo finalmente ma non è troppo preciso sottoporta
Tello 6
Dà sprint ed accelera creando pericoli
Zarate 5,5
Non entra col giusto passo
Babacar sv
All. P. Sousa 6
La squadra riprende un po' il suo stile anche se certe scelte non sembrano convincere troppo
Il migliore: Borja Valero
Il peggiore: Ilicic

mercoledì 16 marzo 2016

Buon rientro


Lo so, lo so. E' da provinciali e da gufi ma sinceramente me ne fotto allegramente.
Il pensiero di tutti i gobbi che hanno dovuto cancellare il post/tweet già impostato sul "fino alla fine fino a vincere", primo fra tutti l'acerrimo nemico di KungFuPanda Adinolfi, mi mette troppo il sorriso. Pensarli festeggiare e gonfiare il petto sullo 0-2 e poi vederli ad un quarto d'ora dalla fine con il sudorino freddo per il rischio supplementari che si materializza al 90' è esaltante. 
Poi nel secondo supplementare il gol del figlio di un ex viola ed il gol di un loro ex. 4-2 ed a casa e con la ciliegina sulla torta del poterli sentire lamentarsi dell'arbitro, LORO.
Le loro lamentele accompagnano la canzoncina della famosa rimonta a Torino: "1-2, 2-2 e 2-3" e soprattutto lo stesso identico loro incubo del 4-2 più bello della storia e nel cuore di tutti i viola, quello che battezza LA partita assoluta. Che soddisfazione.
Buon rientro dalla Baviera #juvemerda.

lunedì 14 marzo 2016

Pareggio "di sconfitta"

Campionato - 29^
FIORENTINA-VERONA = 1-1
GOAL: Zarate, Pisano
gentilmente concessa da Biondino
PRIMO TEMPO:
Al rientro al Franchi dopo la trasferta romana, il mister decide di rivoluzionare la squadra, "aiutato" da condizioni fisiche che lasciano a desiderare e da scelte che lasciano invece qualche "?". Baba è la prima punta, Zarate la seconda ed a centrocampo in cabina di regia ce la giochiamo con Tino Costa e Mati. Aggiungendo che il 23 gioca al posto di Gonzalo (con Alonso centrale) la domanda spontanea che viene da fare al Galga "hai fatto proprio bene a portarla oggi" (cit) riferito alla sua principessa che ri-esordiva al Franchi oggi. La partita non regala certo emozioni o troppe occasioni, che forse quella più eclatante è l'infortunio di Tomovic dopo pochi minuti (auguri Nenad). Baba sembra non essere troppo interessato all'occasione concessa "uno così dovrebbe spaccare tutto in campo, invece sembra un tocchi nemmeno a lui" (cit), a centrocampo il gioco "va a due all'ora, quando si accelera" (cit) e solo grazie uno sprazzo isolato di gioco andiamo in vantaggio. Borja a Tello che crossa per Zarate che (con deviazione) ci porta avanti: 1-0. Il resto del primo tempo passa tra una birra ed una discesa ai bagni.
SECONDO TEMPO:
La partita sembra praticamente congelata su un fermo immagine continuo, "ritmo ritmo ritmo" (cit) sembra il motto unico delle due squadre; i due portieri si notano giusto perchè non lasciano la porta vuota ed il Verona solo perchè "lo stilista delle maglie è la Stabilo Boss" (cit). Le occasioni sono merce rara un po' come.... le birre al pub.... ormai diventato punto di partenza delle nostre partite e sembra che sia soltanto una lenta camminata verso il finale di partita. Qualche timido tentativo viola, un paio di tiri veronesi, poco più. Poi da un angolo, il 23 compie il colpo del giorno non saltando su Pisano e diventa 1-1. Di occasioni praticamente non ce n'erano state fino ad allora e subito dopo Kalinic potrebbe regalarci un clamoroso 2-1 che però l'ex Gollini stoppa. Finisce quindi con un pareggio molto "doloroso" e molto grigio.

KOMMENTO:
Era l'occasione giusta per ripartire ma evidentemente non era la squadra giusta, un po' per le scelte e soprattutto per una condizione che sembra piano piano sparire dai nostri radar. Sembriamo con poca forza e poca velocità, il peso della stagione ad alti livelli "PICCHIA BENE SU CHI" ha tirato la carretta per tutta la stagione mettendoci in ginocchio e mostrando anche crepe sulle possibile carte di riserva che stanno deludendo e bruciandosi le varie possibilità a disposizione. Non c'è niente di compromesso definitivamente ma sembra davvero che qualcosa si sia spento, oggi anche a livello di mordente e gioco. Fare turnover dopo dieci giorni di riposo e con più nessun altro impegno oltre il campionato non è sembrata una grande mossa, il mister è sembrato confuso nelle scelte e nella tattica ma non può essere messo in discussione dopo un'annata del genere, così come la maggior parte dei giocatori. Ma nessuno può nascondersi dietro questo gran (parte di) campionato; ancora c'è da camminare e da farlo anche col passo giusto e svelto perchè a trovarsi fuori da tutto "l'è davvero un balletto" (cit).
Nonostante questo "buon pareggio...si muove la classifica" (cit)...ora ancora più forte....FORZA VIOLA...SEMPRE...
"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...non l'ho vista, mi pare ne sto indovinando parecchie da saltare..."

LE PAGELLE

Tatarusanu 6
Presente sui timidi tentativi veronesi, non reattivissimo sul gol
Tomovic sv
Astori 5,5
In recupero rispetto a Roma ma non sembra il solito difensore ammirato per quasi un campionato 
Alonso 6
Centrale all'occorrenza non disputa una brutta partita
Pasqual 5
Non spinge e soprattutto non salta sull'angolo del gol
Tello 6
Tra i migliori nel primo tempo, cala vistosamente nella ripresa
Mati Fernandez 5,5
Poco, troppo poco
Tino Costa 5
Parte lievemente meglio ma arriva al solito male
Borja Valero 5,5
Ci prova ma non è il solito Borja
Zarate 6
Gol importante e qualche movimento, poco di più
Babacar 4
Non pervenuto ed apparso svogliato
Roncaglia 5,5
Inizia sbandando molto poi recupero un po' ma non troppo
Bernardeschi 5
Mezz'ora per dare segni di vita, non pervenuti
Kalinic 6
Trova spazio ed il destro giusto, Gollini gli nega il gol a tempo scaduto
All. Paulo Sousa 5
Formazione sbagliata, cambi tardivi e con una squadra molle
Il migliore: Tello
Il peggiore: Babacar

sabato 12 marzo 2016

Periodo sbertucciato

Kiave di lettura n° 174

In casa viola il periodo non è dei migliori, usciti dall'eliminazione in Europa League, il calendario come sempre benevolo ci metteva di fronte due delle tre squadre più forti di noi una dietro l'altra. Dopo il giovedì di Coppa  infatti a Firenze di lunedì alle nove, comodità del solito simpatico e benevolo calendario, arrivava il Napoli lanciato nella rincorsa alla Juve. La Viola ha tirato fuori una partita notevole, di quelle che danno lo spessore della squadra. Aggressivi, propositivi e con un primo tempo spettacolare, abbiamo sfiorato la vittoria centrando in pieno due traverse (Kalinic e Tello) "ha bestemmiato?!?!" (cit) dopo che un Alonso versione "ha fatto un fiore e c'ha cahato sopra" (cit) che in un minuto trova il gol del vantaggio e regala (con l'aiuto di Tata?) la palla al Pipita dell'uno ad uno, proprio mentre eravamo ancora ad urlare per il vantaggio. 
Nella ripresa l'intensità è calata ed il Napoli è uscito fuori tanto che Tata si è dovuto inventare due miracoli consuntivi per tener almeno vivo il punto del pareggio. Una gara che aveva lasciato un sapore di buono per la prestazione misto all'amaro di quelle due traverse e del gol regalato al Pipita, ma avevamo comunque tenuto testa alla squadra protagonista del campionato e la reazione dopo Londra c'era stata.
Campionato 27^ 
FIORENTINA-NAPOLI = 1-1
GOAL: Alonso, Higuain
Tatarusanu 7
Roncaglia 6,5
Gonzalo 6,5
Astori 7
Alonso 6
Vecino 5,5
Badelj 6,5
Tello 7,5
Mati Fernandez 5,5
Borja Valero 6,5
Kalinic 6
Bernardeschi 5,5
Ilicic sv
All. P. Sousa 6,5
Il migliore: Tello 
Il peggiore: Mati Fernandez
Dopo la bella sensazione lasciata dalla squadra a livello di prestazione è arrivata la mazzata di Roma. Grazie al sempre più simpatico calendario giochiamo di venerdì, con due giorni di riposo in meno rispetto ai giallozozzi che avevano giocato nella partita precedente di sabato (noi di lunedì). Comunque all'Olimpico, solo per dieci minuti siamo stati in gara, poi Borja è stato azzoppato (senza sanzioni per il fallo) e la nostra flebile fiammella si è attenuata quasi del tutto, così in fuorigioco Salah ha piazzato per El Sharaway il gol dell' 1-0 subito raddoppiato da un nostro autogol su tiro sempre di Salah. La luce si è spenta ancora di più e nel frattempo Vecino ha fatto compagnia a Borja tra gli infortunati e sostituiti ed un rigore che si poteva dare a favore non è stato dato. A quel punto è crollata la squadra e Perotti ha trovato il 3-0, la goleada si è fermata con una magia di Tello che si è procurato un rigore trasformato da Ilicic
Nel secondo tempo Salah ha chiuso il match con anche la mancata concessione di un rigore bis su Badelj. "NEMMENO UN TRUCCO E'" arrivato dalla panchina, che già aveva iniziato lasciando dei dubbi con Tello e Badelj in panchina, e la squadra ha rischiato di prendere un'imbarcata anche più grande. Nonostante ci siano delle attenuanti (l'inizio tutto in salita, ogni episodio contro, due infortuni proprio in un centrocampo già in difficoltà), abbiamo meritato ampiamente la sconfitta giocando male e lasciando campo e comando del campo della partita ad una Roma che adesso c'è davanti in classifica.
Campionato 28^
ROMA-FIORENTINA = 4-1
GOAL: El Sharawy, Salah, Perotti, Ilicic (R), Salah
Tatarusanu 5,5
Roncaglia 4,5
Gonzalo 5
Astori 4
Alonso 4,5
Vecino 5,5
Tino Costa 4,5
Bernardeschi 4,5
Ilicic 5
Borja Valero 6
Kalinic 5
Tello 6
Badelj 5,5
Mati sv
All. P. Sousa 5
Il migliore: Tello
Il peggiore: Astori
Adesso comincia una nuova "mini" stagione per la Viola, da inseguitrice del terzo posto, per la prima volta in quest'annata, con il campionato che è rimasto l'unico obiettivo della stagione. Il calendario prossimo non lo valuto perchè la grande variabile siamo solo ed esclusivamente noi, se siamo quelli del lunedì col Napoli per il terzo posto non è chiuso niente. Io voglio continuare a crederci, a dispetto di questo periodo"sbertucciato"....FORZA VIOLA....SEMPRE...

giovedì 10 marzo 2016

Imitazione a caduta


Scusate ma girano certe perle e non mi dite nulla?!?!? 
Parlo della clamorosa imitazione che mi ero perso e che invece qualche giorno fa è andata in onda ed ha generato il primo caso al mondo di "imitazione a caduta"....tipo la birra.....

Briatore

che imita Max Tortora

che imita Califano

E di birra....a caduta....ne deve aver bevuta parecchia Briatore per "realizzare" questa imitazione....

martedì 8 marzo 2016

Un post-it...tra il sette ed il nove...

Sempre più spesso mi ritrovo a dire "non solo oggi" ma poi quell'oggi mi ritrovo a voler fare una dedica magari banale e/o scontata ma sentita. 
Allora oggi voglio vederlo come un banale promemoria, quello che il calendario ci serve e ci mette a disposizione. Una sorta di post it che ci accenda il cervellino e ci faccia riflettere su quanto le protagoniste "nominative" di questa giornata siano protagoniste reali di tutte le altre 364 giornate.
Loro "LO SANNO COMUNQUE PER PRIME" che oggi è soltanto il giorno che segue il 7 e precede il 9, di un mese che viene dopo febbraio. Ma credo sia giusto usare questo otto di marzo come data che ci evidenzi il rispetto, l'ammirazione, il riconoscimento, il magnetismo, la condivisione, la profondità e soprattutto l'infinita forza di donne che conosciamo, ammiriamo, viviamo e "amiamo". Quelle che ci hanno cresciuto, mostrato esempi, insegnato principi e modi di vivere, combattuto e guerreggiato, spalleggiato e sostenuto. "La festa delle donne" è tremendamente riduttiva come definizione e clamorosamente limitativa per l'importanza che racchiudono i soggetti che dovrebbero essere "festeggiati", ma è un post-it importante per ricordarci di fermarci un attimo e regalare un pensiero, un abbraccio, un sorriso a chi lo merita alla stessa maniera negli altri "numeri" delle "altre"pagine del calendario. Allora non buona giornata delle donne, ma buono spunto con questo post-it.
AUGURI a tutte le donne e quindi anche a tutti noi.

venerdì 4 marzo 2016

Ciao Zia

Kiave di lettura n° 173

Difficile trovare parole che non siano banali o risultino tali. "SCRIVO SOLO ADESSO" che il vortice dei giorni scorsi si è un po' abbassato e mi permette un pensiero un po' più ragionato. Pensiero che vuole solo essere una piccola dedica, con un significato GRANDE. Non sei mai stata "facile" zia, e quello lo sapevano tutti, ma avevi un cuore che facilmente si faceva amare ed anche quello tutti lo sapevano e riuscivano a vederlo. Quando le due volontarie in servizio civile (evidentemente nel mio destino sempre...) mi hanno fatto le condoglianze sinceramente commosse fino alle lacrime perchè con te avevano legato in maniera così forte e così imprevedibile, ho avuto la conferma che nonostante tutte le difficoltà che la Natura ti aveva dato eri in grado benissimo di "farti capire".
I santini del "era tanto brava" non mi sono mai piaciuti quindi gli spigoli che avevi e le difficoltà nel tenerti testa in molti momenti non li dimentico, così come non dimentico la capacità e la pazienza mista amore di chi sapeva "sopportarti supportandoti". Ma ho anche ben presente quanto c'era in quegli occhi chiari e quanto bene esplodeva in quell'orgoglioso "questo è il mio nipote". Sei stata un mix tra una seconda mamma ed una vera nonna che da grande non ho avuto, e come tale eri e sei elemento fondamentale e un pezzo importante dei miei affetti più veri, una persona che mi ha dato infinitamente tanto e la protagonista di mille bellissimi ricordi che custodisco gelosamente.
Dopo tanti alti e bassi e dopo piccole e grandi sofferenze sei andata dopo due anni esatti a sederti di nuovo accanto allo Zio, come avevate organizzato e programmato e come in quei mille pranzi in cui "avevi comunque qualcosa da ridire", cerca di non farlo arrabbiare troppo mi raccomando.
Ciao Zia.