venerdì 4 marzo 2016

Ciao Zia

Kiave di lettura n° 173

Difficile trovare parole che non siano banali o risultino tali. "SCRIVO SOLO ADESSO" che il vortice dei giorni scorsi si è un po' abbassato e mi permette un pensiero un po' più ragionato. Pensiero che vuole solo essere una piccola dedica, con un significato GRANDE. Non sei mai stata "facile" zia, e quello lo sapevano tutti, ma avevi un cuore che facilmente si faceva amare ed anche quello tutti lo sapevano e riuscivano a vederlo. Quando le due volontarie in servizio civile (evidentemente nel mio destino sempre...) mi hanno fatto le condoglianze sinceramente commosse fino alle lacrime perchè con te avevano legato in maniera così forte e così imprevedibile, ho avuto la conferma che nonostante tutte le difficoltà che la Natura ti aveva dato eri in grado benissimo di "farti capire".
I santini del "era tanto brava" non mi sono mai piaciuti quindi gli spigoli che avevi e le difficoltà nel tenerti testa in molti momenti non li dimentico, così come non dimentico la capacità e la pazienza mista amore di chi sapeva "sopportarti supportandoti". Ma ho anche ben presente quanto c'era in quegli occhi chiari e quanto bene esplodeva in quell'orgoglioso "questo è il mio nipote". Sei stata un mix tra una seconda mamma ed una vera nonna che da grande non ho avuto, e come tale eri e sei elemento fondamentale e un pezzo importante dei miei affetti più veri, una persona che mi ha dato infinitamente tanto e la protagonista di mille bellissimi ricordi che custodisco gelosamente.
Dopo tanti alti e bassi e dopo piccole e grandi sofferenze sei andata dopo due anni esatti a sederti di nuovo accanto allo Zio, come avevate organizzato e programmato e come in quei mille pranzi in cui "avevi comunque qualcosa da ridire", cerca di non farlo arrabbiare troppo mi raccomando.
Ciao Zia.

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