sabato 23 aprile 2016

Fu....l'Unità.....

Kiave di lettura n° 180

L'altro giorno, alla mia quotidiana sosta all'edicola per l'acquisto del Fatto c'era davanti a me un signore a cui il mio giornalaio di fiducia ha dato in automatico l'Unità, proprio come fa con me con il FQ. Signore distinto attorno alla sessantina abbondante che ha pagato, ringraziato e salutato "a domani". Più o meno come faccio io tutti i giorni. Non so perchè ma questa scena mi ha fatto venire in mente i racconti di mamma su mio zio che la domenica andava a vendere l'Unità, casa/casa e mi è venuto da chiedermi: "che ne penserebbe lui del livello che ha raggiunto il "suo" giornale?". Chissà se come il signore incrociato l'altro giorno continuerebbe a comprarlo giornalmente oppure...........
E' di questi giorni la presa di posizione del presidente dell'Ordine dei Giornalisti contro il video pubblicato dallo stesso giornale sulla possibile somiglianza di Virginia Raggi (candidata a sindaco di Roma del Movimento Cinque Stelle) con una ragazza di un vecchio video di Forza Italia. "Una vergogna" la definizione del presidente, soprattutto la non rettifica e il non chiedere scusa da parte del direttore dell'Unità che si è appellato ad un fantomatico "giornalismo 2.0" dove evidentemente le notizie sbagliate fanno parte del gioco così come il "TUTTI VOGLIONO VIAGGIARE IN PRIMA" pazienza se "arrotando" verità, correttezza e buon gusto.
Quello però che a me fa più impressione del giornale che fieramente porta in prima pagina "fondato da Antonio Gramsci" è il livello raggiunto o meglio il fondo che ha toccato. Non sono un grande esperto e non seguo con costanza e da vicino le rassegne stampe ma ho ben evidenziate in testa molte perle inanellate dal giornale "unitario" e dai suoi giornalisti. Ricordo ad esempio che dopo la morte di Valeria Solesin, Emergency è stata accusata da una delle sue firme di punta (che tristezza infinita....) di aver strumentalizzato la notizia per farsi propaganda, che la stessa Emergency è un'organizzazione politica antioccidentale, dai finanziatori occulti e mascherata da ospedale ambulante, che quindi deve essere isolata e boicottata visto anche che Gino Strada è un imbroglione perchè utilizza il lavoro dei volontari per costruirsi una posizione politica. La stessa firma di punta (sigh...) che battezza Roberto Saviano come dis-informatore che lancia il sasso nascondendo la mano e soprattutto meritevole (lui da sempre sotto scorta per la lotta alla camorra) dell'appellativo di  "mafiosetto" perchè colpevole di chiedere chiarimenti all'intoccabile Ministro delle Riforme e le sue ombre. Lo stesso letterato che definisce i magistrati barbari contro i quali difendersi con ogni mezzo. Ovviamente il gioco del direttore dell'Unità è più nell'ombra e consiste nel farlo scrivere, parlare e poi dissociarsi ma continuare a tenerlo a libro paga; tecnica nota, trita e ritrita.
Non più tardi di pochi giorni fa, a casa facendo zapping, invece mi sono imbattuto nel vicedirettore dell'Unità. Lo stesso che l'anno scorso attaccò la Bindi colpevole di aver pubblicato, a suo dire, per la prima volta nella storia la lista dei candidati impresentabili che tanto aveva innervosito Matteino. Per poi dover chiedere scusa il giorno dopo, dopo essere stato sbugiardato. L'altro giorno in tv invece disquisiva invece sul fatto che a fare chiarezza sui coinvolgimenti derivanti dalle intercettazioni lucane e da una più generale responsabilità politica, ci penseranno i giudici mentre i giudizi morali lasciano il tempo che trovano. Mi è subito venuto in mente Borsellino con il suo distinguo in cui specifica l'importanza delle responsabilità "morali" al di sopra di quelle giudiziali e che un politico non condannato non è automaticamente un politico onesto e soprattutto moralmente accettabile: "non solo devono essere onesti ma anche devono apparire tali", ma capisco che il paragone o anche solo citare Borsellino per tale vicedirettore è fin troppo azzardato
Della vicenda della falsa notizia sulla Raggi e la "normalità" della sua pubblicazione nel nuovo giornalismo 2.0 stileUnità ho scritto su, ma onestamente non ci vedo niente di nuovo, visto il capovolgimento delle notizie molto frequente su quelle pagine.
Per fare un esempio l'altro ieri veniva totalmente stravolta la questione Napolitano/Travaglio sulle intercettazioni e le implicazioni delle stesse sulla morte del consigliere dello stesso expresidente della Repubblica. Io, premetto, sono di parte (e ne vado fiero) e capisco che il mio giudizio possa essere considerato influenzato da questo, però i fatti sono oggettivi e "il tifo" c'entra ben poco. A muovere rilievi su chi avesse provocato la morte di D'Ambrosio è stato Napolitano accusando le "intercettazioni manipolate" pubblicate dal Fatto di esserne la causa. Travaglio da direttore del giornale "assassino" ha semplicemente riportato i fatti, dicendo che le intercettazioni erano state riportate completamente. Bene, ieri sull'Unità il primo passaggio dell'ex presidente della Repubblica è stato omesso e viene evidenziato che Travaglio si è svegliato una mattina e non sapendo che fare ha accusato Napolitano di aver causato la morte del suo consigliere, il tutto scrivendo un post/articolo tagliando pezzi del  fondo dello stesso Travaglio ed omettendo parti fondamentali dello stesso. Ma soprattutto non citando il contendere ("pubblicazione manipolata") e l'origine dell'accusa (proveniente da Re Giorgio)......che stranamente oggi è l'autore del pezzo (di altro argomento) di prima pagina...
Per non parlare del fatto che un giornale come l'Unità abbia una rubrica ("fattone" ...quale simpatia....) praticamente quotidiana per screditare un altro giornale, affidata alla penna di punta di cui sopra. Figuriamoci, Travaglio è il primo ad essere caustico con i colleghi ed ad usare toni molto "sprezzanti" e per di più non ha bisogno certo di essere difeso nè sicuramente sarà turbato da questo tipo di attenzioni e vezzeggiativi. Ma una rubrica apposita personalizzata contro di lui/il giornale di cui è direttore mi pare oggettivamente roba da amari sorrisi, soprattutto nel giornale "fondato da Gramsci".
Detto questo, ieri l'altro appunto questo vitale pezzo di accusa a Travaglio campeggiava nel sito del giornale tra le prime tre notizie mentre lo scioglimento per mafia del comune di Brescello era in fondo, in fondo....a destra dopo il bagno. Da un lato lo stravolgimento dei fatti in una rubrica...da gossip di scuole medie...dall'altro un fatto di cronaca avvenuto e di tale portata, la scelta mi pare ovvia, no? Primo piano alla penna di punta ed al suo sagace "fattone".
...........in tutti questi casi mi sono immaginato mio zio, appassionato di Unità, Berlinguer e la relativa questione morale, e mi sono chiesto quale sarebbe potuto essere il suo parere su tutte queste parole scritte e dette dal "suo" giornale e soprattutto il suo giudizio dallo stile editoriale di giornale e giornalisti. Beh riflettendoci, penso che chiederebbe, per decenza, di togliere almeno quel "fondato da Antonio Gramsci" dalla prima pagina e di aggiungere un "fu" iniziale alla testata.
O magari in maniera molto più social e quindi "yeah" direttamente cambiare nome in "ciaone", che va tanto  di moda.

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