domenica 29 ottobre 2017

Uno spettro pieno di luce

Kiave di lettura n° 259
Ritorno all'antico, sia per la Kiave di lettura che allarga il mio personale Katalogo, che per la scelta dell'autore da inserire nella stessa. Ed allora ecco la mia personale recensione di:
JO NESBO - "Lo spettro" - Einaudi
Ormai è diventata una sorta di abitudine quella di comprarmi  prima delle  vacanze "la puntata" della serie di Harry Hole e con quella accompagnare le mie ferie estive. Il grado di certezza ormai è testato negli anni e la compagnia del commissario norvegese dalla doppia H rende la lettura estiva mai banale e sempre intrigante. 
Il "NUMERO ESAGERATO PROPRIO IMPOSSIBILE" delle sfaccettature che ogni libro di Nesbo regala, riesce sempre nell'intento di sorprendere ed attrarre. Nonostante il percorso sia lungo vie note e già apprezzate "..Harry definiva l'intuizione la somma di deduzioni semplici e logiche basate sui normali dati sensoriali che il cervello non riusciva o non era in grado di tradurre in chiaro..." non perde mai la sua forza e la sua intensità. Il ritorno di Harry sulla scena è legato al primo dei colpi di scena del libro, il coinvolgimento di Oleg in un caso di omicidio, quell'Oleg che per molti anni era stato il suo "figlioccio" ma che ancora rappresenta un pezzo del suo cuore; quel cuore che a grande lettere ancora riporta ancora e sempre quel nome: "...Rakel. Il grande amore della sua vita. Era tanto semplice. E tanto difficile...". Nel tornare ad Oslo, trova di nuovo amici vecchi, conoscenze e soprattutto il suo stile investigativo, come se il ritorno fosse in qualche modo automatico "...non riusciamo a vivere la vita che vorremmo. Siamo prigionieri di...certe cose...". Tornano a galla anche paure e spettri del passato "...sei un demone e noi demoni siamo fatti gli uni per gli altri..." e con loro anche il lato bello della medaglia "...sei la cosa più brutta che mi sia mai capitata...e la più bella..perfino adesso con la tua sola presenza riesci a farmi dimenticare tutto il resto..no, non so se è bello...".
Attraverso i mille colpi di scena ed i cambiamenti di trama, Nesbo riesce a tenere incollati con la passione investigativa e l'istinto "..ma non mi sei stato a sentire. Ovviamente non lo hai fatto. Quelli come te e me non lo fanno...", la passione e la collera "..un poeta aveva scritto che dopo il grande amore arrivano quelli piccoli...." "...vide la collera invaderle gli occhi. Autentica, indubbiamente. Si chiese solo se fosse la collera del giusto o della coscienza sporca.." mescolati al ricordo  "...l'idea che non siamo stati felici neanche in passato è insostenibile. Gli adulti ordinano ai bambini di sorridere nelle foto, li attirano nella menzogna, e così sorridiamo, simuliamo la felicità..." ed agli stati d'animo complicati "...far finta di niente..era una dote magnifica..ma non era un dono che gli aveva concesso la natura...". Non è facile non mangiarsi le pagine, non correre nella lettura. La voglia di scoprire e di trovare la soluzione di Hole viene trasmessa in pieno a chi legge e viene tramutata nel desiderio di immergersi il più possibile nella storia e nel suo, come sempre, perfetto racconto. Descrizioni, vicende, indagini, demoni interiori, amori e solitudini. Solito mix accurato e che cattura. Solito applauso.
BIGNAMI: non perde un colpo la penna di Nesbo, come sempre consigliatissima e da non perdere. Valutazione 4,5 stelle su cinque.

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