sabato 12 maggio 2018

Qualcosa ed anche di più...

Kiave di lettura n° 287
La Kiave di lettura di questa settimana aggiunge un volume allo scaffale del mio personale Katalogo, più precisamente:
CHIARA GAMBERALE - "Qualcosa" - Longanesi
Autrice nota e già presente nel mio Katalogo, in questo libro scopro una Gamberale alle prese con un nuovo modo di sperimentare la sua scrittura. La cornice del libro è infatti quella di una fiaba, dove appare l'immancabile principessa che per la sua voglia esagerata di vivere profondamente ogni cosa riceve dai suoi genitori il nome di Qualcosa di Troppo. Nome particolare ma d'altra parte da un re Qualcuno di importante e da una regina Una di noi non ci si poteva aspettare molto di diverso. I nomi di questo tipo, che illuminano subito il lettore sulla tipologia del personaggio, sembrano dire "FAREMO APPARIRE UNA" storia di un certo tipo, cosa vera ma solo in parte. Nel suo percorso infatti, la protagonista non conosce esattamente solo le bellezze a cui può essere abituata appunto una principessa e non è così sempre scontato che il nome di chi conosce porterà con sé solo "il suo nome". Così fa capolino nella sua vita il dolore che come conseguenza le porta "in dono" il Cavalier Niente con cui riuscirà a scoprire molte cose, ma solo dopo aver fatto le sue valutazioni e le sue analisi. Infatti sarà una sorta di saggio maestro che l'accompagnerà nelle sue nuove scoperte: principi, duchi, conti che le faranno scoprire tristezza, gioia ed indignazione. Con gli eccessi del suo modo di vivere le cose, la principessa imparerà a riconoscere anche tante altre cose come la sensazione del bisogno "..il bisogno è solo un sogno: prima o poi finisce.." l'arte del non fare e l'importanza di Madama Noia "..il non fare è un'attività per cui ci vuole parecchio impegno.." e l'importanza di riuscire sempre a leggersi dentro prima di trovare le soluzioni altrove "..quel vuoto non è una maledizione: è un regalo.." che si rivelerebbero comunque inutili. Il tutto sempre affiancata da quel cavaliere che dal vuoto dentro prodotto si rivelerà invece molto e molto di più. In una fiaba del genere, non può mancare ovviamente la conoscenza dell'amore, prima ben nascosto e poi evidente "..è la sensazione di avere una, due, centosette, mille onde in pancia. E' un desiderio diverso, assolutamente diverso da tutti quelli che non mi lasciano mai in pace. Gli altri desideri vogliono qualcosa che non c'è: l'amore invece vuole qualcuno che c'è.." che però non è il protagonista centrale. Il libro scorre bene e le illustrazioni (di tuono pettinato) aiutano e alleggeriscono ancora di più il testo e pur facendo capolino, sono poche le pagine in cui il percorso del racconto "fiabesco" conduce allo scontato/ovvio. La "favola" della Gamberale mette al centro gli stati d'animo nella loro interezza e nella loro complessità. Il guardarsi dentro e l'analizzarsi come elemento necessario per apprezzare e vivere tutto quello che ci circonda. Una favola con una morale molto più densa di....qualcosa
BIGNAMI: stile diverso, chiave di scrittura curioso e concetti che comunque "restano". Perde un po' di spessore la trama ma il libro merita quattro stelle (con un piccolo meno) su cinque.

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